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Mio figlio Raffaele, beato tra le donne

Il mio primogenito beato tra belle donne, il padre ancor tanto se le sogna mettendole in poesia: LA MODELLA DEL BELLO Eterea mia modella, sol vivido pensier, nella tua veste di bello di Te perduto cervello, un dì sarò il tuo artista. Non so scolpirti il corpo da inetto materialista e non sarai una Venere di Milo, non so dipingere il tuo volto e neppur sarai Monna Lisa. Ma con il pudor del moralista so ben tratteggiarti l'anima che in viso ti traspare con il suo seducente sorriso e la sua limpida bellezza in Te è piacente dolcezza. E' questa l'impronta del bello che da sempre riflette la luce, fa tanto sospirare l'amore e ispira in versi la voce. Infin quel fatal dì, con mente e coscienza d'intesa, illuminando il pensier e spiritualizzando la materia, la sua vision regalerà a tutti... finalmente la pace.
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