Dal buio alla luce, la metamorfosi spirituale

Un augurio pasquale: la metamorfosi spirituale! Da qui la filosofia prende a braccetto scienza e religione per viaggiare di conserto sulla strada della nostra esistenza.
 
Lungo queste 3 tappe:
 
1-selezione naturale di Darwin (paleopallio – cervello antico)
2-evoluzione comportamentale di PaulMacLean (neopallio – cervello nuovo)
3-trasformazione spirituale (ultrapallio – cervello moderno)
 
si completa, dal buio alla luce e di elementi naturali in alimento spirituale, l'emancipazione dalla materia della specie umana, che chiama in causa lo sviluppo 1-cellulare/biologico, quello 2-morale/comportamentale e, infine, quello 3-spirituale/sociale.
 
Con il primo, naturalmente, si è in tema scientifico:
 
1- cellula epatica (spirito naturale), confeziona i gradini (le basi azotate) della scala (DNA)
2- cellula nervosa (spirito vitale), secerne il pensiero (mente, materia raffinata)
3- cellula spirituale (spirito immortale), distilla l'amore (anima, mente illuminata)
 
e dall'età della pietra (homo homini lupus) all'homo sapiens (“io sono” con il lume e l'egoismo della ragione) si perviene, infine, all'umanità cosciente (“amo e sempre sarò” con la luce e l'altruismo dell'intelletto).
 
Lo sviluppo morale/comportamentale - rispondendo al classico interrogativo filosofico: 
chi sono (polvere), da dove vengo (da un atto d'amore) e dove vado (verso la luce della verità) -
ci regala, invece, l'anima nella sua illuminata veste di coscienza vigile (pensiero/Aristotele), consapevole (amore/Platone) e morale (verità/Socrate) ad immagine e somiglianza divina in nome del Padre (mente suprema), del Figlio (amore supremo) e dello Spirito Santo (luce della verità).
 
Passando, infine, allo sviluppo spirituale/sociale si entra in pieno ambito religioso con i forti ad aiutare i deboli ed i ricchi a soccorrere i poveri senza ricorrere ad astrusi ed assurdi programmi politici, dal momento che il bene è un valore assoluto, universale.
 
Intanto questo illuminato percorso inizierà allorquando i mediatori sentimentali (pietà, carità, bontà) prevarranno sui neurotrasmettitori chimici (acetilcolina, dopamina, serotonina) e, all'apice della scala elicoidale, le basi azotate (a-denina, c-itosina, g-uanina, u-niversale) saranno sostituite da quelle immortali (a-more, c-oscienza, g-enoma, u-niversale) dell'Rna messaggero.
 
Dall'alto di queste illuminanti vedute, scienza, filosofia e religione, discipline formative della nostra esistenza, finalmente, cominceranno a camminare di pari passo, mettendo così d'accordo e dando pace anche ad antiche diatribe.
 
Nel passare dall'esser polvere (pensiero, ragione, mente) al divenire luce (amore, intelletto, anima), infatti, anche Parmenide ed Eraclito porranno termine alla loro millenaria disputa tra l'essere (ingenerato, immutabile) e il divenire (“panta rei”).
 
In ambito religioso, invece, saranno San Tommaso e Sant'Agostino a smetterla, una volta e per sempre, con la loro secolare disputa tra trascendenza ed immanenza del Creatore se, con l'acquisizione dell'anima, la coscienza immanente e il pensiero trascendente rappresentano rispettivamente il nucleo e la membrana (l'amore è il citoplasma) della cellula primordiale o spirituale dal soffio vitale... e l'uomo divenne un'anima vivente.
 
A questa condizione però, ancora da acquisire, si perverrà solo quando la cultura della verità farà viaggiare di conserto le discipline formative della nostra esistenza, che sono, per l'appunto, scienza e religione con la filosofia trait d'union.
 
E in questa veste spirituale l'umanità passerà dal sussidio della mente (materia raffinata) al presidio dell'anima (mente illuminata), passando così dal lume della ragione egoistica (a salvaguardia dei propri interessi) alla luce dell'intelletto altruistico (a garanzia del bene comune).
Di poi con l'acquisizione del genoma eccelso, questa vivida luce, finalmente, disappannerà la macula del peccato originale per una visione completa, a 360 gradi, del mondo spirituale che ci gira intorno.
 
A questo punto inizierà davvero l'ultrapallio, la nuova era spirituale finalizzando il nostro ciclo vitale dal buio della materia grigia:
 
1-cervello primitivo/istintivo (archipallio)
2-cervello intermedio/emotivo (paleopallio)
3-cervello superiore/razionale (neopallio)
4-cervello illuminato/intellettivo (ultrapallio).
 
DAL BUIO ALLA LUCE
 
Ben 5 miliardi di anni fa
o 50 milioni di secoli addietro
che fan 5 milioni di millenni,
con lo scoppio del big bang,
nebulosa vagante
nel vuoto abissale,
suonò il gong temporale
e venne alla luce
l'universo spaziale
nel suo ambito materiale.
Tra neutroni e protoni
con moto di elettroni
era tutto un caos
donde esitò il cosmo
con l'ordine astrale
del sistema solare.
 
Fu l'elementare idrogeno, nobilitandosi in elio, a dar fuoco al sole mentre insieme all'ossigeno scatenava l'acqua per raffreddare la terra nel suo nucleo incandescente. Sull'acqua bollente di questa piastra rovente si calarono, poi, in cottura molecole gassose e carboniose, e dal brodo primordiale, vera miscela minerale, si approntò la vita vegetale. Solo l'elio, l'argo e il neon, gas nobili, si sollevarono da terra e presero le vie del cielo, mentre l'idrogeno, invero il più leggero, si combinò con tutti e davver ne fece tante. Acqua santa a parte, con l'azoto generò l'ammoniaca, gas di odor pungente, con lo zolfo l'acido solfidrico, un gas dal fetor penetrante e con il carbonio il metano,
un gas asfissiante ma tanto energizzante.
 
Sulla piastra terrena,
non più rovente, infine,
l'acqua bollente divenne termale,
poi naturale e finanche minerale
con le sue tante bollicine,
e fu da qui che, a fuoco lento
sulla fiammella solare,
veniva alla luce la vita vegetale,
ponendo le basi dell'animazione
con l'ossigeno per la respirazione
e l'ozono per la protezione.
 
Nacque così la vita sulla terra da un freddo processo chimico di ossidoriduzione per moto di elettroni con sintesi di glucosio, poi piruvato indi decarbossilato donde l'acetil substrato infin fosforilato fino all'adenosin trifosfato (ATP), centrale energetica della vita scaturita da una base azotata e uno zucchero pentoso, quel ribosio nucleico finanche respirato.
 
Ed era così che l'inerte materia
prima si organizzava in veste cellulare,
poi si duplicava (mitosi)
indi si riproduceva (meiosi),
infin si autoregolava
con i glucidi energia corrente
e moneta contante per la respirazione,
con i lipidi olio per la permeazione
e grasso della materia pesante,
ed alla fine con i protidi,
illuminata matrice pensante
dall'alto del DNA per l'informazione
e dell'RNA per la riproduzione.
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Simposio di epatologia

L'epatologia virale e metabolica (NAFLD e NASH), un tempo si eccedeva con il termine di epatopatia, rappresenta una giovane disciplina, dal momento che la scoperta dell'antigene australia risale al 1970, mentre quella del virus C al 1989. Quest'ultimo agente infettivo, di certo, è il virus più sfortunato della storia se circa 30 anni fa non era conosciuto (non A e non B) e adesso, invece, appena lo si intravede ha le ore contate!
Con questa premessa anche io mi considero un pioniere dell'epatologia per aver curato negli anni '60, ancora studente di medicina, la cirrosi criptogenetica di mia madre che maturò, tra ematemesi, ascite e una splenectomia ex adiuvantibus, una encefalopatia di lunga durata. In virtù di tanto l'esperienza, talora, conta più degli studi e, pertanto, il compianto professor Coltorti appena m'intravedeva se la dava a gambe levate per non esser torturato sulla terapia epatologica a partire dall'associazione di lattulosio e paromomicina (strabiliante azione catartica) che io facevo e la scienza vietava.
Passando a mio padre, commerciante di maglie ed esperto epatologo (per la malattia della moglie), da solo si fece diagnosi di ascite e, nel giro di 6 mesi, dipartì dopo una imponente ematemesi. Dopo tanta epatologia o meglio patologia epatica (la catarsi del dolore sublima la vita!), a me, nel lontano 1986, vennero le “follie epatiche” in versi e, di recente, mi ha ispirato la musa epatologa!
 
Da “Follie epatiche
 
Di voi protettori epatici
è meglio non parlare
ché, in caso di battaglia,
il vostro posto so.
Passivi e da lontano,
miei cari vil codardi,
se mai il sisma fosse,
le spalle voi dareste
ai pochi sopravvissuti
dello scempio letal.
Per l’incombente sisma
proprio sulla mia persona,
con voi fieri banditi
di glissoniana banda,
arrivo a certi patti:
se rimarrete inermi
nei vostri legal confini,
non più “amorevolezze”,
giammai ingurgiterò...
 
La musa epatologa
 
Se avverti astenia
con stipsi e dispepsia,
a parte l'ipocondria,
hai certo un'epatopatia
e necessita un'ecografia.
Vedo un fegato brillante
di qualità scadente,
presenta steatosi,
retaggio degli obesi e
condanna dei golosi,
e con un parenchima grasso
ti conviene andare a spasso
per scongiurare la fibrosi
che, ahimè, genera la cirrosi.
Nasce da uno screzio di proteine
e, tra endotelina e angiotensina,
ci si mettono le citochine
che stimolano le stellate
a produrre la prolina
con deposito di collagene.
Si chiudono le finestre vasali,
aumentano le resistenze portali
ma senza più spazi vitali
il sangue inverte il suo corso
e per collaterali percorsi
raggiunge il sistemico flusso.
Non più deaminato,
con il carico ammoniacale
non depurato,
obnubila il neurone
tanto da farti apparir
dapprima come un deficiente
ma poi diventi un incosciente
e di grado in grado,
passando per quattro stadi,
dalla confusione mentale
al torpore al sopore
arrivi a un respiro nauseabondo
ma sei in coma profondo.
Questa buia encefalopatia
nasce da uno screzio
tra valina e tiroxina
con un eccesso di glutamina,
sempre in tema di proteine...
e con l'albumina che scende,
l'ammonio che sale
e la bile che aumenta,
trasuda liquido ascitico
indi c'è il rischio emorragico
con il quadro encefalopatico
e il giallo itterico
a completare il panorama tipico
di una malattia indecente
che ti deturpa il fisico
e ti debilita la mente.
Questo strano percorso
mi è venuto in versi
perché lo conosco a menadito
dopo esser rinsavito
dalla follie epatiche
grazie alle ispirate fantasie
di una Musa epatologa.
 
Adesso venendo ai tempi nostri la NAFLD (steatosi epatica non alcolica) e la NASH (steatoepatite non alcolica) chiamano in causa la sindrome metabolica, l'obesità, il diabete mellito e l'insulino resistenza e, come mio solito, consigli e terapia io li metto in versi.
 
La sindrome metabolica
 
Con la golosità e tanta sedentarietà
per troppa comodità sei nell'obesità.
Le tue cellule, non sopportando più
l'eccessivo lavoro per gli alimenti,
si danno alla protesta.
Inizia così l'insulino resistenza
e la conseguenza del grasso addominale
ti porta all'evidenza
ma solo per la panza.
Tra grassi e zuccheri prendi peso,
ti aumenta la pression
e senza più stile di vita
ormai ti lasci andar
specie se continui a fumar.
Non bastassero tanti stress
si mette pure l'ossidativo
con l'asfissia dei suoi radicali liberi,
veri killer cellulari che,
catturando l'ossido nitrico,
strenuo paladino endoteliale
e precursor della pillola celestiale,
ti determinano danno vascolare
a livello cardiaco e cerebrale
per non parlar di pena in pene...
del solito attributo!
 
L'arteriosclerosi
 
E' sotto la coperta endoteliale
del letto vascolare che riposa
la nostra vetustà
in veste di ateromasia,
segnale di circolo precario,
a meno che le mirabolanti statine,
azzerando il rischio del colesterolo
e riducendo l'ispessimento
per deposito tra le lenzuola intimali,
non ci diano l'immortalità
per le vie dell'anima che,
velocizzate dalla mitica aspirina,
sconfinano nella verità.
 
Passando dalla medicina (e poesia) alla filosofia (lo faceva un certo Aristotele) siamo allo spirito naturale di Galeno che si confezionava nel fegato, in virtù della cellula epatica, vero laboratorio della vita. A livello dei sinusoidi (spazio di Disse), infatti, il sangue (e il suo calore o energia spirituale) arriva a diretto contatto con le cellule epatiche per confezionare la strabiliante miscela umana di spirito e materia.
Il fegato, pertanto, diventa la sede dove un dì si unirono in matrimonio con vincolo indissolubile l'azoto con il suo corredo amminico (-NH2) e il carbonio con il suo corredo carbossilico (-COOH) per generare gli aminoacidi, la cui magica sequenza (dai codoni, triplette di nucleotidi) ci dona il codice genetico con la giusta informazione (DNA) per la trascrizione (RNA) della vita nella sua vera essenza: A-more (adenina), C-oscienza (citosina), G-enoma (guanina), U-niversale (uracile) e non T-erreno (timina), componenti ereditarie spirituali per acquisire l'anima e vivere in eterno (amo e sempre sarò) alla luce del Sole Universale (ultrapallio).
 
L'evoluzione della specie umana, a parte quella antropologica di Darwin, è certamente una evoluzione cellulare che, partendo dalla cellula epatica (età della pietra, homo homini lupus) attraverso quella nervosa (homo sapiens con l'egoismo della ragione), arriva a quella spirituale (uomo cosciente con l'altruismo dell'intelletto). Ed ecco la scala cellulare:
 
1- cellula epatica (spirito naturale), confeziona i gradini (le basi azotate) della scala (DNA)
2- cellula nervosa (spirito vitale) secerne il pensiero (mente, materia raffinata)
3- cellula spirituale (spirito immortale), distilla l'amore (anima, mente illuminata)
 
Lungo questa scala mia madre con il buio della sua encefalopatia e relativi stadi (1-confusione mentale, 2-torpore/sonnolenza, 3-sopore/sonno, 4-coma profondo) mi impegnò la vita sin dall'adolescenza e, in virtù di tanto, la catarsi del dolore me l'ha sublimata, regalandomi la conoscenza con il suo gradiente di luminosità (dal mito della caverna di Platone) lungo questi 5 gradi:
 
1° grado - il grigiore del cogito (pensiero vigile)
2° grado - lo splendore della ragione (pensiero razionale)
3° grado - il bagliore dell'intelletto (pensiero sciente)
4° grado - il fulgore della sapienza (pensiero illuminato)
5° grado - il candore della contemplazione (pensiero estatico)
 
Ritornando alla scala cellulare e partendo dall'alto ho regalato a mio padre, uomo con la 5a elementare ma con la cultura della fede, la cirrosi psicosomatica, avallata anche da un vecchio detto napoletano: 'o tuosseche arruvin' 'o fegat.
E così dalle amarezze (e nefandezze) della vita si arriva al fegato lungo questa scala psicosomatica:
 
1- psicosi (cellula spirituale, anima)
2- nevrosi (cellula nervosa, mente)
3- cirrosi (cellula epatica, fegato)
 
Le sofferenze della vita, infatti, coinvolgono l'anima, la mente e il corpo. Questa patologia è di raro riscontro perché ancora non si concepisce l'anima e, pertanto, vengono privilegiate le persone dure di cuore che, come le pietre, hanno un'aspettativa di vita terrena migliore, a differenza di quelle sensibili che si contraddistinguono, invece, per questi 5 nobili attributi (scala psicosomatica dell'angelo Raffaele): 1- sensibilità (pietà), 2- disponibilità (carità), 3- bontà (pietà+carità), 4- intelletto (dono spirituale), 5- cristiana pazienza (abnegazione e predisposizione al dolore fisico e morale).
Questa scala, con i mediatori sentimentali (sulla via dell'amore) al posto di quelli chimici (o neurotramettitori sulla via del pensiero), l'ho potuta stilare dal comportamento esemplare di mio padre Angelo Raffaele.
 
Di questi tempi per migliorare l'umanità, dal punto di vista fisico (malattie e invecchiamento cellulare) e mentale (facoltà intellettive e capacità cognitive), si parla tanto di potenziamento umano (human enhancement), che deve essere soprattutto morale (da cui dipende quello comportamentale e culturale) in virtù dell'acquisizione dell'anima nella sua illuminata veste di triplice coscienza: vigile (pensiero), consapevole (amore) e morale (autocoscienza, luce della verità) a immagine e somiglianza divina dall'”alito vitale” creativo (pneuma filosofico), cellula primordiale o spirituale (pensiero, amore e coscienza) che presidia e presiede quella nervosa. A questo punto si completa la fantastica miscela umana dei 4 elementi di Empedocle: terra (carbonio), aria (azoto), acqua (polvere umida), fuoco (alito vitale).
 
E in tema di anima, invece, non si può prescindere dalla mitica biga alata di Platone che, ai nostri giorni, diventa una fiammante monoposto (pilotata dalla mente, alimentata dall'amore e illuminata dalla coscienza) per superare il contorto circuito della vita: chi lo supera veloce e a pieni giri si guadagna la protezione del mantello divino con l'alloro di pilota dell'anima e, con un pizzico di umana vanagloria, la corona d'alloro di poeta delle follie della vita.
 
In conclusione tornando al tema puramente scientifico, oggi un buon epatologo non può definirsi tale se non è anche un bravo ecografista, che riesce ad esplorare il fegato in ogni suo meandro. Da parte mia per sopperire a questa grave mancanza, con la presunzione scientifico-filosofico-letteraria che mi ritrovo, mi sono inventato “l'ecografia dell'anima”, naturalmente in versi:
 
Con lo spirito nasce il pensiero
con la coscienza sboccia l'amore
e con l'anima spunta quel fiore
che ti regala la vita nei suoi colori
e te la profuma dei suoi valori.
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La luce della conoscenza (tra fede e ragione)

L'evoluzione umana (cervello) è in funzione della cultura e del comportamento (Paul Mac Lean) ma il buio dei tempi correnti (Isis, Kim Jong Un e...Trump!) sta causando l'involuzione del cervello e la materia grigia (sistema nervoso), invece di illuminarsi (sistema spirituale), si sta annacquando!
 
Sulla strada della corretta conoscenza bisogna avere pure tanta fede e così, dando a “Cesare quel che è di Cesare” (cogito e ragione) e a “Dio quello che è di Dio” (intelletto e sapienza), la scala della conoscenza, tra fede e ragione, è semplicemente questa:
 
-cogito cartesiano, luce del pensiero, 1° grado della conoscenza
 
-ragione, luce del sistema nervoso, 2° grado della conoscenza
 
-intelletto, ragione alla luce della fede, 3° grado della conoscenza
 
-sapienza, intelletto alla luce dello spirito illuminato, 4° grado della conoscenza
 
-contemplazione, visione estatica della Verità, 5° ed ultimo grado della conoscenza
 
Naturalmente ciò che ci lega al mondo della Luce, grazie sempre alla divina misericordia (pietà+perdono), è la nostra coscienza morale, autentico cordone spirituale da figli di Dio (ben più solido di quello ombelicale materno), che dobbiamo aver cura di non recidere per non correre il rischio di restare definitivamente a terra e alimentare così il fossile della crosta terrestre fino al petrolio:
 
Guai a voi anime prave!
Non isperate mai veder lo cielo...
 
Sempre in tema di conoscenza, in ambito filosofico la fenomenologia dello spirito di Hegel si ferma alla ragione (tutto ciò che è reale è razionale, tutto ciò che è razionale è reale!), mentre noi napoletani, maestri di commedie e sceneggiate, saggiamente diciamo “ 'a ragione s'a piglian e fess”... la ragione se la prendono gli stupidi! Da persone intelligenti, infatti, siamo gente di gran fede con tanto intelletto (dono spirituale) anche se con due gravi pecche: la prima è l'astuzia per fregare gli altri (mitica rappresentazione di Totò!) e la seconda è quella di prendere a bestemmie santi, madonne, Padreterno incluso, proprio per la grande confidenzialità!
Ora la puntualizzazione su Hegel me la sono permessa per dar finalmente pace a Schopenhauer, il filosofo degli aforismi, quotidianamente umiliato da Hegel che catalizzava l'attenzione di tutti gli allievi nella stessa università mentre a lui restava la compagnia del cane!
 
A Schopenhauer, in verità, mi accomuna l'insuccesso con i libri, lui li portò al macero mentre i miei (regalati!) me li cestinano e mia moglie (professoressa di lettere), caro Socrate altro che Santippe (tu almeno avevi la tresca!), fa ancor peggio alimentando il fuoco del camino!
Caro Schopenauer, che triste destino tra libri e donne, ma tu avevi almeno la compagnia di un cane mentre io vivo da solo come un cane e mi resta solo l'idea del bello (in veste di musa) che talora esita in versi. Ed è proprio la poesia quello che mi riesce meglio con le donne... altre relazioni sono troppo complicate e mi ci perdo!
Proprio per questo, scherzi a parte, mi sono dato alla filosofia e, nel passare dalla “fenomenologia dello spirito” alla “password della vita”, a furia di pensare mi è venuto finanche l'intero percorso della mente umana.
 
LA MENTE UMANA
 
neurone (sistema nervoso)-pensiero (sinapsi)-Verità (sistema spirituale)
 
LA MENTE umana (chiave poetica)
 
-E' il cielo stellato della conoscenza dove luccicano i pensieri della ragione, brillano le idee dell'intelletto e illuminano gli ideali della sapienza!
 
LA MENTE umana (chiave fantastica)
 
-E' il giardino della conoscenza con la pianta della ragione, l'albero dell'intelletto e la quercia della sapienza.
 
LA MENTE umana (chiave scientifico-filosofica)
 
-E' il percorso dell'umana conoscenza (neurone-pensiero-verità) contrassegnato da cinque gradi: cogito, ragione, intelletto, sapienza e contemplazione.
 
IL PERCORSO DELLA MENTE UMANA DAL BUIO DELLA MATERIA (cellula epatica) ALLA LUCE DELL’ANIMA (cellula spirituale)
 
1-Livello inferiore (vita animata istintiva/archipallio)
 
Fegato (centrale metabolica)
Sistema nervoso autonomo (simpatico, parasimpatico, enterico)
Ipotalamo (barriera psicosomatica)
 
2-Livello intermedio (vita animale emotiva/paleopallio)
 
Sistema somatico (corpo)
Ipotalamo (centralina psicosomatica)
Sistema nervoso (sistema limbico)
 
3-Livello superiore (vita cosciente riflessiva/neopallio)
 
Sistema nervoso (corteccia cerebrale)
Pensiero-sinapsi (scala della conoscenza)
Sistema spirituale (corteccia illuminata)
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Il percorso della mente umana, dal buio della materia (cellula epatica) alla luce dell’anima (cellula spirituale)

1 - Livello inferiore (vita animata istintiva/archipallio)   Fegato (centrale metabolica) Sistema nervoso autonomo (simpatico, parasimpatico, enterico) Ipotalamo (barriera psicosomatica)   2 - Livello intermedio (vita animale emotiva/paleopallio)   Sistema somatico (corpo) Ipotalamo (centralina psicosomatica) Sistema nervoso (sistema limbico)   3 - Livello superiore (vita cosciente riflessiva/neopallio)   Sistema nervoso (corteccia cerebrale) Pensiero – sinapsi (scala della conoscenza) Sistema spirituale (corteccia illuminata)
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Dal buio alla luce (Striptease dell’anima)

Se denudi l'anima (solare striptease!) non deludi la vita...
 
Dal buio alla luce
 
Ben 5 miliardi di anni fa o 50 milioni di secoli addietro che fan 5 milioni di millenni, con lo scoppio del big bang, nebulosa vagante nel vuoto abissale, suonò il gong temporale e venne alla luce l'universo spaziale nel suo ristretto ambito materiale. Tra neutroni e protoni con moto di elettroni era tutto un caos donde esitò il cosmo con l'ordine astrale del sistema solare.
Fu l'elementare idrogeno, nobilitandosi in elio, a dar fuoco al sole mentre insieme all'ossigeno scatenava l'acqua per raffreddar la terra nel suo nucleo incandescente.
Sull'acqua bollente di questa piastra rovente si calarono, poi, in cottura molecole gassose e carboniose, e dal brodo primordiale, vera miscela minerale, si approntò la vita vegetale.
Solo l'elio, l'argo e il neon, gas nobili, si sollevarono da terra e presero le vie del cielo, mentre l'idrogeno, invero il più leggero, si combinò con tutti e davver ne fece tante.
Acqua santa a parte, con l'azoto generò l'ammoniaca, gas di odor pungente, con lo zolfo l'acido solfidrico, un gas dal fetor penetrante e con il carbonio il metano, un gas asfissiante tanto energizzante.
Sulla terrena piastra, non più rovente, infine, l'acqua bollente divenne termale, poi naturale e finanche minerale con le sue tante bollicine, e fu da qui che, a fuoco lento sulla fiammella solare, veniva alla luce la vita vegetale, ponendo le basi dell'animazione con l'ossigeno per la respirazione e l'ozono per la protezione.
Nacque così la vita sulla terra da un freddo processo chimico di ossidoriduzione per moto di elettroni con sintesi di glucosio, poi piruvato indi decarbossilato donde l'acetil substrato infin fosforilato fino all'adenosin trifosfato (ATP), centrale energetica della vita scaturita da una base azotata e uno zucchero pentato, quel ribosio nucleico finanche respirato.
Ed era così che l'inerte materia prima si organizzava in veste cellulare, poi si duplicava (mitosi) indi si riproduceva (meiosi), infin si autoregolava con i glucidi energia corrente e moneta contante per la respirazione, con i lipidi olio lubrificante per la permeazione e grasso della materia pesante, e alfin, con i protidi, illuminata matrice pensante dall'alto del DNA per l'informazione e dell'RNA per la riproduzione.
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