L’Italia dei fiorentini, da Dante (lingua) a Renzi (italia viva)

Tra fiorentini (altro che padani) e l'Italia (altro che Padania di Salvini) c'è un feeling particolare se Dante ci ha dato la lingua e Renzi Italia Viva.
 
E se Dante ci ha regalato la dolcezza di Beatrice...
 
Mostrasi sì piacente a chi la mia,
che dà per gli occhi una dolcezza al core,
che 'ntender no la può chi no la prova...
 
Renzi ci ha già deliziato con la bellezza delle sue donne e ministre (nonostante la Bellanova!)...
 
la Boschi te la gusti,
la Moretti... te la bevi
e la Bindi te la scordi.
 
In tema di donne (e di bellezza... con quella faccia così stirata senza la minima piega!) il ricorso a Silvio è doveroso, anche perché rappresenta l'unico superstite dell'amante latino, il latin lover per antonomasia...
 
Cantami, o Musa,
le gesta di Silvio...
si narra che fosse così bello
e seducente da far innamorare
chiunque incrociasse...
 
Ritornando al Matteo fiorentino (ci basta ed avanza quello padano!), con chiacchiere e minacce (Porta a porta) ha imboccato la via del tramonto. Ma questi leader quando sragionano nessuno osa riprenderli?
 
Renzi, ormai, è affetto da mania di protagonismo e non si rende conto che è giunto al capolinea: da rottamatore (del PD) con il 40% alle Europee è passato, infatti, a rottamato e non vale più del 4% con “addio sogni di gloria”!
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Le sardine… le ho inventate io!

Sistemati, comunque, in campeggio alla periferia di Stoccolma, durante l'arco della giornata io e Lorenzo (Antonio capita l'antifona si era defilato) facevamo spola continua tra il camping e la capitale in compagnia di deliziose svedesi che, per esuberanza fisica, inscatolavamo a mò di gustose sardine nella piccola 500. Si viaggiava, pertanto, intrecciati sui sedili anteriori e sommersi su quelli posteriori, con la testa confusa tra inebrianti bellezze naturali, rilievi e depressioni, tra loro in armonia con la melodia del grande Peppino in sottofondo musicale. Quando ero io alla guida, la strada la percorrevo ad intuito, indirizzato da Lorenzo più vigile e più concreto di me con le donne e, a tal proposito, vi racconto cosa mi combinò...
 
Al caro Lorenzo che beato dormiva nella canadese coperto dalla svedese gliela avrei anche perdonata...
 
Da "La cuccagna svedese", goliardica avventura (1969) in "500" alla conquista della Svezia e... delle svedesi! https://www.francescoandreamaiello.it/wordpress/?p=212
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Sanremo tra cultura, tatuaggi e canzoni

Dal teatro Ariston di Sanremo... il meglio della cultura e delle canzoni della gente italica.
 
Una volta le canzoni erano vere poesie mentre adesso ci si spoglia, tra sacro e profano, per mettere a nudo i tatuaggi! Forse stiamo andando a ritroso... un tempo si marchiavano gli animali da allevamento!
La dilagante moda dei tatuaggi, forse, è partita da gente che sa dare solo quattro calci al pallone, guadagna troppo ed ha molte lacune culturali. La pelle è un organo vitale e i tatuaggi coinvolgono il sistema linfatico, presidio immunitario del nostro organismo contro ogni tipo di aggressione.
 
LA MODA GIOVANE
 
Sarò pure all'antica
ma non certo è moderna
la gioventù tatuata
e di metalli infiltrata
seppur con abiti firmati.
Si dimena scalmanata
tra tifo organizzato
e balli indiavolati
con mente obnubilata
da alcol tracannato
ancor più inebriata
per spinelli inalati
nonché droghe sniffate
con folli corse sbandate
e poveri genitori massacrati.
Cari giovani,
è tempo di rinvenire
da questo indecoroso sballo,
state commettendo un clamoroso fallo,
abbandonate subito questo
assurdo e maldestro andazzo.
Senza alcol, fumi e droghe
vi riapproprierete della mente
e senza tatuaggi e piercing
tornerà a risplendere la vostra pelle,
sede dei preamboli d'amore
e porta d'ingresso dei sensi
con frasi sussurrate all'orecchio
e poesie dettate dal cuore
in quell'aere ammantato
dal profumo della vostra dolce materia
d'incanto spiritualizzata.
 
E dall'impegno acustico del cellulare
la guida (e la vita) diventa un optional!
 
I ricordi vanno trascritti nell'anima con l'inchiostro indelebile dello spirito e non tatuati sulla pelle, che invecchia mentre l'anima non muore!
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