Poesia doc

Sulle ali della scrittura
vola la cultura,
siam tutti scrittori,
da attori a presentatori
con perfin i calciatori,
ma se si mettono pure
i nostri cari professori,
a pagare il fio
restano i poveri lettori.
Un dì il mitico Apollo,
grazie alle sue Muse,
ti consacrava cantore,
oggi a consacrarti poeta
ci pensa un tal Pecora
che ti prende per pollo.
Basta, infatti, il pedaggio
di una misera moneta
per menar vanto
di esser anche tu
collega del conte Giacomo e
di Francesco Petrarca.
Ed è in virtù di tanto che,
seppur non esci in tv,
il poeta contemporaneo
sei proprio tu.
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Condominio di famiglia (è dura la vita anche tra fratelli!)

Tra Palestinesi ed Israeliani è sempre conflitto per un'arida striscia di terra, tra fratelli è guerra continua per l'usufrutto della terra!
L'umanità, infatti, con la madre Terra è in usufrutto e con i fratelli è in condominio, e tutti, indistintamente, la stiamo sfruttando a proprio uso e consumo.
Necessita allora la luce spirituale (La luce della cultura, l'AngeloRaffaele editore) per scongiurare le divisioni materiali e... le liti familiari! Intanto si trasmettono sempre più malattie (anche per il degrado ambientale!) che proprietà!
   
Sulla terra siam tutti fratelli è una pia illusione, se già vivere in condominio è difficile e, addirittura, impossibile se i condomini sono fratelli carnali! Restando in ambito religioso se, di continuo, si porge l'altra guancia, si rischia di uscir di testa per i colpi subiti!
Comunque, sempre dalla parola del buon Dio, la vita terrena quaggiù è ben poca cosa rispetto alla fantastica dimora, dove son vissuto in debacle mentale, tanto da diventar scrittore delle mie fantasie, talora vere traversie se non proprio poesie sempre in tema di follie:
 
vivevo sospeso in aria
nello splendore della luce
solare tra il celeste dei cieli
e l’azzurro dei mari,
per poi riposar coperto
dalla volta celeste e cullato
finanche dalle onde marine
nell’armonioso silenzio
della pace divina.
 
Le opere di bene (almeno in famiglia!), però, sono il biglietto di prima classe per volare lassù, nel mondo della verità (Padre), che è amore (Figlio) da trasmettere, nella sua illuminata veste (Spirito Santo), di GENI (Dna)... tori in figli in nipoti per GENE (codice genetico)... razione a “La luce della cultura” (l'AngeloRaffaele editore): a-more e c-oscienza sono il g-enoma, u-niversale dalle basi azotate a-denina, c-itosina, g-uanina, u-racile dell'Rna messaggero, passando così di elementi naturali (H, O, C, N, P, S) in alimento spirituale (amore).
 
In virtù di tanto “La Verità” non può prescindere da Filosofi, Santi e Sommo Poeta:
 
E' la certezza che Dio esiste
con la coscienza (Socrate)
dell'amore (Platone)
nella mente (Aristotele),
pensier dell'amor nel subconscio,
sicura fede (Sant'Agostino)
ed anima immortale (San Paolo)
che mette in scena la vita
con una commedia infinita (Dante)
tra luci ed ombre quaggiù (purgatorio),
soltanto buio laggiù (inferno)
ma tanto Sole lassù (paradiso).
 
Naturalmente sto scrivendo “pro domo mea”, per giustificare la dilapidazione del patrimonio materiale (matrimonio a parte!) e, sempre a rischio di uscir di testa, custodirò integro quello spirituale!
 
Mio padre lo preservò, a spada tratta, addirittura lungo una infida e sconnessa strada di famiglia, dove inciampò e alla fine, dopo aver sorretto e trainato tutti (fratelli, sorelle e cognati), fu lasciato da solo a terra. Per questa ingratitudine e tanta amarezza ('o tuosseche arruvin 'o fegato) si beccò la “cirrosi psicosomatica”, malattia indecente che ti deturpa il fisico e la mente. Proprio con la sua prematura dipartita dipartì pure la mia mente:
 
Papà, la forza del tuo amore
ha pervaso di te il nostro cuore,
vivi sempre con noi
e il tormento permane.
E pur la vita continua,
gelida, con nel cuore
un immenso vuoto
che tu colmerai quando
ci riuniremo a te
nell'abbraccio di Dio.
 
Ben conscio di avermi educato e responsabilizzato, prima di spiccare il volo, mi affidò l'encefalopatia epatica della moglie:
 
Intensamente,
a lungo sofferta,
ancor più bella,
che vita insieme!
 
E le turbolenze ludiche del figlio:
 
Barattò, a mo' di Totò con la fontana di Trevi,
la gestione della laguna di Venezia
a un gruppo di sprovveduti austriaci!
Mi mandò in affanno per i suoi folli giochi,
ma l’inventiva e il successo con
le belle donne furono per me motivo
di orgoglio e la testimonianza
di un uomo di charme e gran classe.
L’avvocato” per amici e conoscenti
si laureò con strabilianti sotterfugi,
domò e irrise con solita ironia
una indecorosa malattia e illuminò
gli ultimi istanti di vita terrena
convolando a sacre nozze
con la sua fidanzata preferita!
Soffrì più per le mie turbe mentali
che per la sua malattia!
Mi amò e mi venerò
come persona speciale!
Mi raccontò come fratello
e mi raccomandò come padre
ai miei stessi figli!
 
Intanto in tema mentale, traversie a parte, mi son già beccato le ”Follie epatiche” e, a scanso della cirrosi, adesso scrivo al solo scopo di scongiurare questo fatale percorso:
 
1- psicosi (cellula spirituale, anima)
2- nevrosi (cellula nervosa, mente)
3- cirrosi (cellula epatica, fegato)
 
E' uno schema da cui si evince chiaramente che le amarezze della vita (psicosi, malattie dell'anima), attraverso la mente (nevrosi) per sovraesposizione dei mediatori sentimentali (pietà+carità=bontà), coinvolgono il fegato (cirrosi psicosomatica). E questa strada altro non è che il percorso inverso, da me conosciuto a menadito, della devastante encefalopatia epatica dove, per falsi trasmettitori (octopamina, feniletanolamina), dalle malattie del fegato si passa proprio alle turbe mentali delle “Follie epatiche”:
 
Nel rinvenire alla vita
mi diagnosticai una falla
che, tra pensieri folli,
la mente mi spegnea...
 
Non era altro che
l’amara epatopatia
di familiar riscontro...
 
Per la sua etiologia
non altro vi trovai,
sono le “amorevolezze”...
 
Son quelle cose che
s’ingurgitano per sommo amore,
che, quando troppe sono,
il mal ti vai a cercare
con questo inglorioso termine
di tal epatopatia,
che può significar niente
o grave mal celar...
 
Ritornando adesso sulla sconnessa strada di casa mia, proprio il condomino più equilibrato (l'esatto mio opposto!) fa abusi edilizi a suo piacimento, cambia l'indirizzo civico come gli gira la testa, utilizza spazi comuni a proprio uso e consumo, salvaguarda i suoi interessi senza alcun ritegno (meglio toccar ferro!), mette i suoi mobili di risulta davanti al mio ingresso e, dopo tanto, mi toglie pure il saluto!
 
Allora, per chiudere una volta e per sempre queste squallide vicende familiari, questa scrittura la dedico ai miei figli. Per mia gran fortuna si vogliono sin troppo bene e, talora, si coprono l'un l'altro mollandomi qualche bugia!
E questa me la merito perché, da moralista intransigente, sono un vero rompiscatole, che lava i panni sporchi in casa e li asciuga all'aperto per fini educativi!
Non ha caso, infatti, mi è stata conferita dall'alto (altro che Nobel!) la docenza in “educazione morale”, divinae gratiae causa (altro che honoris!), nel giorno di una fantastica Epifania in cui sole e stelle (moto solare diurno ed aureola stellare notturna!) sembravano avercela proprio con me, ma naturalmente ero in debacle mentale!
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Controversia cognomi famosi

Gentile Editore,
 
con la premessa che la minaccia di un'azione legale non mi fa paura (oltre che poeta, sono medico, avvocato e moralista!) e non m'impedisce di scrivere ciò che penso (solo il commento satirico su facebook vi ha spinto alle telefonate del buon Salvatore!), andando a ritroso nel tempo, per chiarire la faccenda, nel lontano 25/8/2020 ho ricevuto una vostra mail in cui si diceva di esser stato selezionato per un libro di poesie. Per quanto mi riguarda ho aderito a questa iniziativa poetica (ho le tasche piene di concorsi!) perché il testo sarebbe stato impreziosito di firme importanti e qui riporto la vostra mail:
 
Nel volume saranno presenti solo 6 autori, da noi preventivamente selezionati.
 
Il volume sarà impreziosito da ben quattro firme esclusive che ne cureranno l’introduzione critica, tra cui:
 
il poeta editore Giuseppe Aletti, ideatore di numerose manifestazioni di successo tra cui Il paese della Poesia e il Festival di poesia Il Federiciano, il più importante in Italia, la sua raccolta I Decaduti è stata recentemente tradotta e pubblicata in arabo,è anche l’ideatore e curatore di questo progetto;
 
Alfredo. R. Mogol (poeta, autore di moltissimi successi di Raf, Mina, Pausini, Eros Ramazzotti e molti altri, figlio del più importante autore della musica italiana, Mogol);
Alessandro Quasimodo (poeta, critico letterario, autore, attore e regista teatrale, presidente di numerose iniziative culturali);
 
Francesco Gazzè (poeta, autore dei testi di tutti i più grandi successi del fratello Max Gazzè)
 
Una occasione straordinaria per avere ben quattro personalità della cultura italiana e internazionale da annoverare nel suo curriculum letterario, e addirittura in unico libro comprensivo di una sua raccolta poetica.
 
Il 21/9/2020 ho provveduto ad inviarvi con bonifico bancario il 50% del prezzo pattuito.
 
Il 27/11/2020 ho ricevuto un'altra vostra mail in cui sempre voi mandate in campo i nomi famosi con questa mail:
 
La ringraziamo per aver aderito al progetto culturale ed editoriale Poeti del Nuovo Millennio a Confronto che ospiterà le raccolte poetiche di sei autori tra cui la Sua.
In allegato troverà l’impaginazione delle pagine a Lei dedicate, che saranno presenti sul libro che avrà il nome del vento Ghibli e avrà l’introduzione di 4 firme prestigiose. Giuseppe Aletti, Alessandro Quasimodo, Francesco Gazzè e Alfredo Rapetti Mogol.
Nei prossimi giorni il libro andrà in stampa, come è nostra abitudine Le chiediamo l’ok alla stampa.
 
Dopo ben 2 mesi (altro che prossimi giorni!) di silenzio dal mio ok alla stampa del 27/11/ 2020, per email il 27/1/2021 chiedevo notizie del testo con almeno la copertina di questo fantomatico libro e la signorina Giorgia il 28/1/2021 mi rispondeva:
 
Gentile sigr.a Maiello buongiorno,
 
sarà mia premura inviarle la copertina del libro entro un paio di giorni dove potrà visionare anche i nominativi degli altri 5 autori presenti all'interno dell'opera.
 
Siamo arrivati al 9/2/2021 (altro che paio di giorni!) e, come al solito, senza risposta ho ancora una volta scritto alla signorina Giorgia in termini ironici (per non piangere!):
 
Gentile Giorgia Marcelli,
 
dopo l'esaurimento dei venti (e quello numerico e... mentale dei poeti!), il libro è... sfumato come il vino! Dopo tanto tempo, pertanto, in tema di libro (e vino)... desisto, come diceva Enzo Turco a Totò, nonostante io viva proprio a Gragnano, terra della pasta e dello spumante!
 
Se mi spetta la restituzione dell'anticipo ecco le mie coordinate bancarie: IT11 C034 4214 2390 0002 9578 088 – Francesco Andrea Maiello, Banca Widiba.
 
Alcune mie considerazioni su questa vostra iniziativa le ho messe in questa scrittura (https://www.francescoandreamaiello.it/wordpress/?p=3487 cognomi famosi-Mogol, Quasimodo, Gazzè- per diventar importante!), che pubblicherò pure sui siti letterari dove scrivo al fine di confortare, ironicamente, tanti illusi scrittori come me.
 
Comunque, poesie a parte, io scrivo pure interessanti spunti scientifico-filosofici, presenti nel mio ultimo libro (La luce della cultura) in attesa dell'editore giusto e... tradotto in arabo andrebbe a ruba!
 
Purtroppo voi, senza leggere, mandate subito la proposta editoriale, mentre questo mio testo va prima letto ed poi assimilato... anche dai cognomi famosi!
 
Senza riscontro a questa email il giorno seguente (10/2/2021) su facebook ho inserito un commento al vostro nuovo concorso del 14/2/2021, mentre io dall'estate scorsa aspetto notizie di questo fantasma cartaceo!
 
Alla lettura dei nomi famosi (sempre da voi messi in campo) nel titolo della mia scrittura ironica (e non diffamatoria!) su facebook, vi siete subito allertati con le telefonate del buon Salvatore Fazio, che mi parlava dei libri pronti, da cui... desisto come diceva Enzo Turco a Totò in tema di vino!
 
Solo per un atto di bontà ho tolto i nomi altisonanti (in questi coinvolgimenti letterari ci fanno una magra figura!) dalla mia composizione ironica, nata per sfogo mentale e per scongiurare l'insonnia notturna per le cose storte (e stolte) che non mi sono andate mai a genio.
 
Un ultimo appunto: come scusante del lungo tempo trascorso non mandate in campo il covid, che io combatto quotidianamente nonostante sia in pensione, forte della protezione divina, giusta ispirazione per le poesie a parte!
 
PS - Desisto dal libro per il lungo tempo trascorso e per la pletora dei venti (e dei poeti) da voi messi in circolazione (altro che selezione... a gonfie vele!) e, pertanto, resto in attesa del rimborso dell'anticipo versato (bonifico bancario del 21/9/2020), non per i soldi ma per correttezza!
 
Cordiali saluti
Francesco Andrea Maiello
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Cognomi famosi per diventar un poeta importante!

La strada degli scrittori è una “selva selvaggia” con una famelica lupa (case editrici e critici letterari a pagamento) sempre pronta ad azzannarti!
Volendo evitare la “selva oscura” con lonza, leone e lupa a sbarrarti la strada, me ne sono andato per mare e, seppur attento a non abboccare all'amo da “pesce di cannuccia”, parimenti sono finito nella rete!
A capofitto mi sono buttato, infatti, in “Poeti del nuovo millennio
a confronto” di una casa editrice, che si avvale di cognomi famosi (Mogol, Quasimodo, Gazzè!) per organizzare festival, raduni, seminari e concorsi di poesie in modo da conferirti il titolo di poeta e farti diventar famoso.
Il sommo artefice di tanto, oltre che editore, è anche lui un poeta molto conosciuto in Africa (Marocco, Egitto) e le sue poesie sono state tradotte finanche in arabo!
Qui in Italia, purtroppo, abituati all'eccellenza della lingua (tanto da leccarci i baffi!) di Dante, Petrarca e Leopardi, abbiamo acquisito un palato così fine, che è impossibile farsi notare tra tanti poeti in circolazione!
Intanto questa casa editrice, con la sua iniziativa di “poeti del nuovo millennio a confronto” sotto l'egida di gente famosa, ha coinvolto una pletora di poeti, raggruppandoli in numero di 6 per libro, dando ad ogni testo il nome di un vento: Grecale, Ponente, Levante, Libeccio, Scirocco, Tramontana e così via... col vento!
Con la fortuna che da sempre mi ritrovo, dopo aver pagato tempo addietro l'anticipo per le mie poesie, sono finiti i venti e l'editore è ricorso al titolo Ghibli (vento del deserto), termine usato e abusato, ricorrente, recidivo, redivivo e, per un medico come me, anche recidivante!
Al colmo della sventura, però, dopo l'esaurimento dei venti, si sono esauriti (anche mentalmente!) pure i poeti ed io sono restato da solo senza un benché minimo alito di vento, nonostante questa selezione di poeti sia andata... a gonfie vele!
 
In verità a me basta ed avanza il divino “alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente”, condizione, però, da acquisire in virtù della sua illuminata veste di triplice coscienza: vigile (pensiero), consapevole (amore) e morale (coscienza) dalla cellula primordiale o spirituale, motore della vita in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Comunque, poesie a parte, io scrivo pure spunti scientifico-filosofici al punto che, in tema culturale grazie alla luce dell'intelletto (a sopravanzare il lume della ragione) e varcando l'ambito spirituale sulle ali della fede, nel mio ultimo libro “La luce della cultura” c'è pure la famigerata arca (la novella arca di Noè) su cui si accede per tabelle cognitive e poesie istruttive.
Proprio in virtù di tanto, con moto solare diurno e stellare notturno (amor che move il sole e l'altre stelle), sono stato insignito dall'alto, “divinae gratiae causa” altro che honoris causa, della docenza in “Educazione morale”, disciplina basilare per comprendere il significato vero della vita e comportarsi come... Dio comanda (l'acconto va restituito!)!
E' inutile dire che barcamenarsi tra Noè, Mosè e Dante è un impegno davvero gravoso, ma da alfiere della divinità (basta leggere la mia trama biografica) ci riuscirò!
 
Naturalmente sono all'apice della mia ricorrente crisi maniacale per quel mio benedetto disturbo bipolare, attestato da psichiatri di fama, che non hanno, però, la minima cognizione dell'anima.
A questo punto, inutile nascondere che sono pure un accanito giocatore di tutto e di più, da sempre avversato dall'alto per farmi desistere, ma poi con un colpo di gran fortuna ho vinto la lotteria divina per quel miliardesimo (e non miliardario!) numero di serie.
E così, nella impegnativa veste di alfiere della divinità, mi tocca adesso sorreggere la sgangherata barchetta terrena in balia delle onde e quasi alla deriva, al fine di traghettare l'umanità (e il mondo intero) nell'era della luce e della pace (ultrapallio), grazie alla sua trasformazione spirituale (e culturale) dopo la selezione naturale di Darwin e l'evoluzione comportamentale di Paul MacLean.
Per questa altisonante impresa, a Stoccolma, città della cuccagna svedese, dopo l'un per tre (il Nobel della medicina assegnato a Watson, Crick e Wilkins), ci sarà pure il tre per uno: triplice Nobel (pace, poesia e medicina) assegnato a un modesto medico di famiglia!
All'apice della scala elicoidale, infatti, dove è gelosamente custodito il nostro genoma, sono riuscito a decodificare, da esperto di encefalopatie ed aminoacidi, il messaggio dell'Rna (a-more, c-oscienza, g-enoma, u-niversale) dalle basi azotate (a-denina, c-itosina, g-uanina, u-racile), passando così di elementi naturali (H, O, C, N, P, S) in alimento spirituale (amore), il vero motore della vita: creativo e generativo.
A proposito a chi mi fa notare che il Nobel della poesia non esiste, io rispondo che lo istituiranno al posto della obsoleta letteratura, voce della mente (materia raffinata), mentre la poesia è la lirica del cuore e dell'anima (mente illuminata).
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