AL CONFINE TRA MENTE E ANIMA (tra nevrosi e psicosi)

Sin dai tempi di Epicuro (ricercatore del piacere profondo) a Freud (padre della psicoanalisi) ai tempi nostri (metodo strategico breve della psicologia), senza ombra di dubbio, è la paura a giocarci spesso brutti scherzi e a farci sconfinare nelle psicopatie. Purtroppo, però, sulle malattie della mente (nevrosi) e dell'anima (psicosi), siamo ancora agli albori e c'é ancora tanto da chiarire nonostante Freud, padre della psicoanalisi, troppo limitata e per lo più circoscritta alla sessualità. Comunque il merito principale di Sigmund resta l'avere introdotto la cura del parlare, del discorrere (talking cure) senza alcuna censura, specie morale. A questo metodo tradizionale, viaggio nell'io profondo (in verità troppo lungo!), intanto, oggi si contrappone, per la cura delle menti (tanto diverse) e dell'anima (dovrebbe esser la stessa per tutti!), il Metodo strategico breve, che cerca di curare soprattutto la depressione, l'ansia e l'angoscia, blocco sociale con ricaduta sul pil internazionale (solo la squadra calcistica si salva per i suoi tanti tifosi!). Propugnatore di questo metodo è stato Paul Watzlawick (Scuola di Palo Alto in California) e da noi in Italia ci sono Giorgio Nardone (Scuola di Arezzo) e Stanislao Smiraglia (Università di Napoli), entrambi docenti di psicologia. E' fuor di dubbio che, per lo più, all'origine del disagio mentale o psichico c'è la paura, ma da qui a dire che alla base di tutto c'è la paura del dolore fisico a scatenare ansia ed angoscia, anche in questo caso, al pari della sessualità di Freud, mi sembra un'analisi circoscritta e troppo limitata. LA SCALA DELL'UMORE (disturbo bipolare o spirituale) VERSANTE POSITIVO (+1 allegria, +2 gioia, +3 buonumore, +4 ironia, +5 euforia, +6 mania, +7 delirio di grandezza) SERENITA' (gradiente giusto dell'umore) VERSANTE NEGATIVO (-1 tristezza, -2 astenia, -3 apatia, -4 melanconia, -5 angoscia, -6 depressione, -7 delirio di persecuzione) Dalla mia variegata esperienza (familiare e medica) vi posso assicurare, invece, che a scatenare questo perverso cerchio di paura-ansia-angoscia non è tanto il dolore fisico quanto quello spirituale per le malattie (anche la vecchiaia rientra tra queste!) dei propri cari e, esempio lampante, a me capita di curare più l'ansia di una figlia ultacinquantenne che la malattia della madre ultranovantenne (dottore correte mia madre ha detto una cosa per un'altra ed io di rimando: non ti preoccupare io ne dico tante!). Se poi c'è una madre con bassa soglia di sopportazione del dolore fisico e attenta solo alla buona salute delle sue coetanee (dimenticando quelle dipartite!), allora l'ansia e l'angoscia può coinvolgere l'intera famiglia comprensiva di generi, nuore e nipoti! L'ansia, disturbi psicosomatici a parte (spesso ripeto ai miei pazienti per tranquillizzarli: quello che tieni tu è solo un fatto nervoso!), di certo è responsabile di molte patologie e, pertanto, mi vien da dire che l'insonnia rappresenta l'ansia della mente, la tachicardia l'ansia del cuore, mentre la psoriasi potrebbe rappresentare il coinvolgimento ansioso della pelle. Alla base di tutto, comunque, c'è la strabiliante miscela umana (spirito-materia) coniata nella centrale epatica sulla fiammella ipotalamica (centralina psicosomatica) in relazione al quoziente spirito/materia che ci ritroviamo (i soggetti materialisti, come le pietre, hanno un'aspettativa di vita terrena più lunga!). Metter d'accordo però spirito e materia è impresa ardua e, pertanto, capita spesso che l'anima non riconosce e se la prende con il suo stesso corpo (evento di facile riscontro in soggetti di gran sensibilità!). E così se lo spirito non sopporta più la sua stessa materia siamo nell'ambito delle turbe psicosomatiche, se la rifiuta si passa alle malattie psicosomatiche (in primis psoriasi e colite ulcerosa) e se la rigetta si entra, infine, nel campo delle malattie autoimmunitarie. Il caro Sigmund Freud, identificando anima e mente, tripartì quest'ultima (Io, Super-io, Es) mentre la tripartizione spetta all'anima ed è proprio la mente (contenitore del pensiero) a far da custodia (o meglio da membrana esterna sotto l'aspetto cellulare) della cellula primordiale o spirituale che è tanto amore (citoplasma) spaziante intorno alla luce della coscienza (nucleo della cellula spirituale dall'alito vitale!). Il pensiero, elaborato finale del sistema nervoso (materia altamente differenziata), in ultima analisi fa da trait d'union (sinapsi) con il sistema spirituale lungo questo percorso -------------------------sistema nervoso (cervello)-pensiero-sistema spirituale (anima)-------------------- e la mente (contenitore del pensiero) viene a rappresentare la sua porta d'ingresso! In base poi alla qualità del pensiero (vigile, razionale, sciente, illuminato ed estatico) si scala la conoscenza (cogito, ragione, intelletto, sapienza e contemplazione) per accedere al mondo della luce attraverso il gradiente di luminosità (grigiore-cogito, splendore-ragione, bagliore-intelletto, fulgore-sapienza, candore-contemplazione). L'anima nella sua vera identità è luce e va definita triplice coscienza (altro termine molto controverso in lingua italiana): vigile (chiama in causa la vigilanza-esisto) consapevole (chiama in causa l'amore, motivo dell'esistenza) e morale (chiama in causa l'autocoscienza depositaria di poche regole morali). A me piace sempre sintetizzare concetti importanti e, così, per l'anima mi viene da dire: è certezza di esistere, consapevolezza di amare ed eleganza di vivere con la coscienza morale! Ritornando al metodo strategico breve (per sconfiggere la paura!) è doveroso risalire al grande filosofo Epicuro (con peso, movimento e deviazione degli atomi aggiornò la filosofia di Democrito) che, già a quei tempi, voleva allontanare dalle menti la paura della morte (quando c'è lei non ci siamo noi e viceversa!) e del divino (gli dei si disinteressano delle cose umane). E' passato alla storia per un materialista quando non lo era (anche il sommo Dante prese il classico abbaglio dopo la topica per Democrito!). Il suo nobile intento, infatti, era la ricerca del piacere (non certo materiale e fine a se stesso) stabile (catastematico) per raggiungere l'atarassia (la serenità d'animo). Chi enfatizzò questo grande filosofo (il sole che oscura le stelle) fu Lucrezio, a sua volta avversato (presunta pazzia e morte per suicidio) dalla “mafia religiosa” al punto che sulla sua vita non si conosce niente, nonostante fosse un grande poeta (poema in esametri) e filosofo (differenzia magistralmente la ratio-squarcia le tenebre-dalla religio: offusca le menti!) nonché scienziato, precursore del metodo scientifico di Galileo (contro la filosofia aristotelica e le sacre scritture). DI SCALA IN SCALA (conoscenza, luminosità, encefalopatia epatica, oscurità, umore) --stadio--scala della conoscenza--scala della luminosità--scala encefalopatia epatica--scala oscurità- -1°grado pensiero vigile-cogito---------grigiore-----------confusione mentale------------giornata cupa -2°grado p.razionale-ragione------------splendore---------sonnolenza--------------------- g.plumbea -3°grado p.sciente-intelletto-------------bagliore-----------sonno----------------------------g.buia -4°grado p.illuminato-sapienza---------fulgore------------coma-----------------------------g.nera -5°grado p.estatico-contemplazione----candore-----------morte--------------------------ritorno alla luce
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L’ECOGRAFIA CEREBRALE

La mente umana, alla nascita oscura lastra radiografica o buia pellicola fotografica, nel corso degli anni assume sempre più l'aspetto di cielo stellato con il pensiero scintilla d'impatto tra spirito e materia (veri fuochi d'artificio in una notte fonda!). Il pensiero, elaborato finale del sistema nervoso e porta d'ingresso del sistema spirituale, con la sua luce (la ragione luccica, l'intelletto brilla e la sapienza illumina!) rappresenta la sinapsi tra cervello e anima. L’ipotalamo (struttura nervosa alla base dei due emisferi cerebrali), centrale delle funzioni vitali con l'ormone della vita (ossitocina, l'ormone del parto e della fedeltà!) e della morte (ADH, l'ormone antidiuretico che spegne la fiammella della vita terrena!), rappresenta, invece, la sinapsi tra anima (sistema spirituale) e corpo (sistema somatico). Dal lato fantastico l'ipotalamo è la cabina di pilotaggio della vita con il pannello dei comandi: LA VITA Che gran bella visione questa nostra vita sulla Terra con il sole che, tra cielo e mare, si leva di mattina e con il suo splendore tinge d’azzurro la volta celeste che all’orizzonte si immerge per dar colore alle profondità marine, sì che, all’imbrunire, siano esse ad accoglierlo, ormai stanco e con tanto pallore, nella quotidiana e rigenerante immersione dopo una intensa giornata di lavoro al caldo della sua stessa calura In visione filosofica l'ipotalamo costituisce, invece, la presumibile sede dell’“io profondo”, teatro del quotidiano conflitto spirito-materia, laddove nascono i sentimenti (a cominciar da amore, odio e pietà), sensi dell’anima e dove avviene il controllo delle emozioni (pulsazioni spesso accelerate della vita) e della sessualità per la conservazione della specie, correlata al comportamento nella sua secolare evoluzione in funzione al grado cognitivo! La vita (sessualità e riproduzione) dell'uomo cosciente non è la risultante di una squallida reazione chimica (umori, ormoni e recettori), ma presuppone “gli elementi primi” del sistema spirituale: pensiero, amore e coscienza! Dopo tanto l'ipotalamo è la centralina psicosomatica, responsabile della fiammella ipotalamica (spirituale) su cui si cuoce, a livello della fucina epatica (centrale metabolica), la miscela umana (spirito-materia) coniando così la nostra personalità e differenziandoci in egoisti-materialisti e altruisti-spiritualisti! A far da sinapsi tra ipotalamo (centralina psicosomatica) e fegato (centrale metabolica) provvede il sistema nervoso autonomo.
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LE SCALE DELLA VITA

LA SCALA DEI FANTASMI
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Il corpo è il fantasma della materia
Lo spirito è il fantasma del corpo
L'anima è il fantasma dello spirito
La luce è il fantasma dell'anima
La verità è il fantasma della luce
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LA SCALA DELLA VITA
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Stadio 1°: vita vegetativa
Stadio 2°: vita animata
Stadio 3°: vita animale
Stadio 4°: vita cosciente
Stadio 5°: vita illuminata
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LA SCALA DELLE ETA'
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L'infanzia è l'età dei nonni
L'adolescenza è l'età dei giochi e della spensieratezza
La gioventù è l'età della ragione e del giudizio
La maturità è l'età dell'intelletto
La tarda età è l'età della saggezza
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LA SCALA DELLA PERSONALITA'
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La personalità è la miscela umana (spirito-materia) che si cuoce a livello epatico sulla fiammella ipotalamica e differenzia gli uomini in materialisti-egoisti e spiritualisti-altruisti!
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--Ipotalamo (centralina psicosomatica)
--Sistema nervoso autonomo-simpatico e parasimpatico (sinapsi)
--Fegato (centrale metabolica)
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Il fegato è la fucina degli umori, caldo e freddo (IPPOCRATE)
Il fegato è la fabbrica del temperamento, sanguigno e flemmatico (GALENO)
Il fegato è lo stampo del carattere focoso (simpaticotonico) e riflessivo (vagotonico)
Il fegato è il conio della personalità (Maiello)
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LA SCALA DELLE PORTE
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L'intestino è la porta del fegato
Il fegato è la porta del cervello
Il cervello è la porta della conoscenza
La conoscenza è la porta dell'anima
L'anima è la porta della verità
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LA SCALA DELLA CONOSCENZA (scala fantasmi con gradiente di luminosità) -- 1-Il corpo è il fantasma della materia/il grigiore del cogito
2-Lo spirito è il fantasma del corpo/lo splendore della ragione 3-L'anima è il fantasma dello spirito/il bagliore dell'intelletto
4-La luce è il fantasma dell'anima/il fulgore della sapienza
5-La verità è il fantasma della luce/il candore della contemplazione
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LA MENTE UMANA

Neurone-Pensiero-Verita' Neurone-Sistema nervoso (neurone-miliardi di cellule nervose: cervello) Pensiero (sinapsi): vigile (cogito), razionale (ragione), sciente (intelletto), illuminato (sapienza), estatico (contemplazione)=Scala della conoscenza Verità (cellula spirituale-miriade di cellule spirituali=sistema spirituale o anima)-La Verità viaggia sulle ali dell'amore, citoplasma della cellula spirituale e messaggero del sistema spirituale. LA MENTE umana (chiave poetica) E' il cielo stellato della conoscenza dove luccicano i pensieri della ragione, brillano le idee dell'intelletto e illuminano gli ideali della sapienza! LA MENTE umana (chiave fantastica) E' la custodia dell'anima, il palcoscenico della vita con sogni e fantasie, dolori e follie, amori e poesie. E' il giardino della conoscenza con la pianta della ragione, l'albero dell'intelletto e la quercia della sapienza. E' la biblioteca delle idee, l'archivio dei ricordi e la galleria dell'arte. E' il tunnel tra mondo sensibile e mondo spirituale tra vuoti (depressivi e mnemonici), assenze (epilettiche) e bui (stati di incoscienza: coma e stato vegetativo) LA MENTE umana (chiave scientifico-filosofica) E' il percorso dell'umana conoscenza (neurone-pensiero-verità) contrassegnato da cinque gradi: cogito, ragione, intelletto, sapienza e contemplazione. LA CELLULA SPIRITUALE Cogito ergo sum-pensiero (membrana esterna)-certezza dell'esistenza all'istante e coscienza vigile (CARTESIO) Amo e sempre sarò-amore (citoplasma)-certezza dell'esistenza in eterno e coscienza consapevole (PLATONE, la frase è di Maiello) Gnothi sautòn-coscienza (nucleo)-certezza della verità dell'io profondo e coscienza morale (SOCRATE) L'ANIMA O SISTEMA SPIRITUALE (miriade di cellule spirituali con l'amore, citoplasma e messaggero cellulare) E' triplice coscienza: vigile (esisto), consapevole (perché esisto) e morale (il valore di esistere: “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtude e canoscenza” DANTE ALIGHIERI!) LA SCALA CELESTE (Per ascendere in cielo lungo la via del genoma eccelso-scala elicoidale del DNA) La password della mente: pensier dell'amor nel subconscio Il messaggio cifrato dell'amore: esisto per amare veramente Il codice segreto della coscienza: amo e sempre sarò
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LA SCALA DELL’UMORE (disturbo bipolare o spirituale)

VERSANTE POSITIVO (+1 allegria, +2 gioia, +3 buonumore, +4 ironia, +5 euforia, +6 mania, +7 delirio di grandezza)
 
SERENITA' (gradiente giusto dell'umore)
 
VERSANTE NEGATIVO (-1 tristezza, -2 astenia, -3 apatia, -4 melanconia, -5 angoscia, -6 depressione, -7 delirio di persecuzione)
 
Il gradiente giusto del bello è la DOLCEZZA:
 
Mostrasi sì piacente a chi la mira che dà per gli occhi una dolcezza al core, che 'ntender no la può chi no la prova...
 
L'ideale per i figli in una bella e sana famiglia è la dolcezza materna e la serenità paterna!
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