L’arte suprema Pubblicato il 11 Ottobre 2011 da admin Il primo giorno dell'atto creativo sul buio delle tenebre dell'abisso, con la materia informe vagante al caso, il Supremo Sol profferì sia luce e luce fu in questo immenso caos. Nel secondo giorno creativo l'Eccelso Fattor separò la distesa celeste dall'azzurro marino donde emerse l'asciutto della crosta terreste e così con cieli e mari fu terzo giorno. Con le erbe a far semenza originò la vita vegetativa e, con prati verdeggianti, alberi fruttificanti, fiori variopinti dai profumi inebrianti, d'emblée fu vegetazione lussureggiante. Nel quarto giorno il Supremo Autor dipinse il firmamento con la luna e tante stelle e alla maggiore ordinò di presiedere al giorno e di scandire il tempo negli anni con l'alternanza delle stagioni. Al tiepido calor dei raggi solari di poi all'alba del quinto giorno vide luce anche la vita animale con schiere di pesci sfavillanti nei riverberi marini delle acque cristalline e, con volo pindarico, dal blu marino all'azzurrino stormi di uccelli dalle piume colorate a volteggiar nei cieli con l'armonia e la sinfonia delle loro dolci melodie. Siam così giunti al sesto giorno e, dopo mare e cielo, anche la terra si animò di ogni specie di animali dai rettili striscianti ai ruminanti, dal lupo ululante alla pecora belante fino al pianto dell'asino ragliante. Il Supremo Amor infin a sigillo della sua arte suprema formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente a sua immagine e somiglianza. Ultimato l'atto creativo, il Creatore si riposò, benedisse il settimo giorno e lo santificò dopo tante mirabilia.