Le macchie della coscienza

Mi risveglio al mattino
con la coscienza schiarita
ma dopo appena due passi
di già si è ingiallita
se un tizio per strada
di tutto punto vestito
con borsa e libri in mano
vuol insegnarmi la vita.
Comincia il lavoro,
non è passata che un'ora,
e un paziente disturbato
quasi quasi mi offende
se da solo pretende
la risonanza cerebrale
per la sua turba mentale.
Proprio qui la coscienza
mi si fa annerita
e con la mente adirata
divento paonazzo...
chiunque viene adesso
lo prendo per pazzo.
In tanto trambusto, però,
con tosse e dispnea
mi sfugge una bronchite
anche se il malcapitato
invoca la terapia.
Son davver molto stanco
e torno a casa stordito,
ma al rimbrotto di mia moglie,
tra colori ed umori,
mi ritrovo seppellito.
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