La religione dell’amore contro il fanatismo del terrore

E' bastata una infinitesima particella vitale, un deleterio agglomerato proteico (virus), a mettere a rischio la nostra esistenza, complessa sequenza di aminoacidi (genoma), dove è trascritto pure, caratteri ereditari a parte, il significato vero della nostra vita.
Purtroppo questo malefico parassita ci ha trasformati (da che pulpito vien la predica!) in banditi mascherati, veri rapinatori a volto coperto, da predatori della nostra madre Terra, ormai sempre più nelle sembianze di una immensa pattumiera per i solidi e di una maleodorante cloaca per i liquidi, entrambe a cielo aperto.
E' proprio da lassù che Santi e Madonne si prodigano quotidianamente per la nostra sopravvivenza, nonostante il devastante pantano morale, a mo' di sabbie mobili, ci faccia sempre più sprofondare.
 
Stando così le cose e mettendo da parte il virus, che ci ha coperto il viso per la vergogna, solo una scossa, non certo elettrica per sedarci ma culturale per educarci, può far rinsavire il rimbecillito homo sapiens, oberato di placche aterosclerotiche per le troppe abbuffate e un po' di dieta non gli farebbe male!
 
La dieta vitale
 
Per vivere a lungo
basta respirare
ed un bicchier di vino
per fantasticare.
Ci penserà un enzima
a farti rinsavire
ma poi devi tanto camminare
indi soltanto sentire
l'odor del mangiare...
ma che campi a fare!
Non ti resta allor che amare
con un rapporto non banale
ma d'intesa sentimentale
senza però farneticare
se divien conflittuale.
E' questa la tua dieta vitale
di sapore spirituale
che ti farà vivere
alla luce solare
senza il quotidian desio
di dover desinare
e basterà un goccio... divino
per farti delirare.
 
Comunque questa benedetta umanità, nonostante tanti studi e strabilianti scoperte, ancora non riesce a comprendere il significato vero della vita, quando basterebbero elementari nozioni di scienza, filosofia e religione (discipline formative della nostra esistenza) da inculcare, intrecciate a mo' di favola, sin dalle elementari!
E la scienza, proprio di recente, ha scoperto pure la complessa struttura della scala elicoidale, i cui gradini sono basi azotate debolmente legate per sostenere la celeste scalata con la materia scrollata.
All'apice di questa scala, infatti, c'è il mondo della luce sotto l'egida dell'Amore che, in virtù di un atto creativo e generativo, ha materializzato l'amore con l'impagabile dono della vita.
Più problematico resta, invece, il processo inverso, cioè la spiritualizzazione della materia a cui siamo tanto legati per squallidi sfoghi carnali e per insaziabile fame di lucro.
Senza accorgercene siam passati dalla scienza alla filosofia, che da sempre ci ricorda, con il suo classico interrogativo, che siamo polvere, veniamo da un atto d'amore e andiamo, senza ombra di dubbio, verso la luce.
 
Per assurgere a tanto, però, bisogna leggere correttamente il nostro genoma, in modo da passare, all'alba di questo nuovo millennio, dalle basi terrene/azotate (a-denina, c-itosina, g-uanina, u-racile) a quelle spirituali/immortali (a-more, c-oscienza, g-enoma, u-niversale).
In virtù di queste solide, illuminate basi, infatti, passeremo, poi, dai neurotrasmettitori chimici (acetilcolina, dopamina, serotonina) sulla strada del pensiero (mente e lume della ragione) ai mediatori sentimentali (pietà, carità, bontà) sulla via dell'amore (anima e luce dell'intelletto).
Parlando di anima, dalla scienza alla religione con interposta filosofia, si entra in tema biblico con il soffio vitale del Creatore... “e l'uomo divenne un'anima vivente”.
Solo con la Parola di Dio, infatti, attingendo il sapere dall'albero della conoscenza del bene e del male e la luce dall'albero della vita, ci libereremo della zavorra corporale per mettere a nudo la nostra luminosa matrice spirituale alla riconquista del giardino dell'Eden.
 
Dopo tanti spunti di variegata natura, la disciplina che più mi appartiene è la filosofia per il mio incessante pensare, affetto come sono da pensiero insonne notturno e silenzio pensante diurno. E proprio per la vivacità e la prolissità di questo pensiero, incessantemente, sono preso da follie, fantasie e poesie, che si riversano, poi, sulla mia scrittura con intercalari in versi e considerazioni in parentesi per non perdere il filo del discorso.
Stavo dimenticando un'altra costante dei miei pensieri, quella dei giochi, tanto da potermi definire, da medico senza specialità alcuna, specialista di sistemi vincenti tra sacro (sistema spirituale) e profano (sistemi di calcioscommesse).
Concludo adesso in chiave filosofica, con l'augurio di passare dalla metempsicosi delle anime e dalla risorta Atlantide, interrotta da Platone per limiti di età, alla risorta umanità che, grazie alla metamorfosi spirituale, ci regalerà la vita eterna alla luce dell'amore (amor che move il sole e l'altre stelle), quel Sole Universale che dall'alto ci presidia, ci presiede, ci invade, ci impregna e ci pervade.
Anch'io nella mia follia ho visto strani segnali dall'alto se, nel giorno di una fantastica Befana, sole e stelle (moto solare diurno ed aureola stellare notturna) sembravano avercela proprio con me!
 
Da questa celeste fantasia rinsavirò solo se la metamorfosi spirituale della risorta umanità permetterà di trasmettere ai nostri discendenti il paradiso terrestre e non certo questa povera, devastata terra, che assicura a figli e nipoti sempre più patologie... altro che proprietà!
Necessita allora la rinascita morale per mantenere incontaminata la nostra matrice spirituale
alla luce di questo illuminante aforisma: “amo e sempre sarò” se con l'odio si perisce e con l'amore si rinasce e... in hoc signo vinces con il beneplacito dall'alto per questa crociata culturale, da me intrapresa da solo contro tutti (mi accusano di pensare sempre alle stesse cose!), in nome della religione dell'amore contro il fanatismo del terrore.
Dal buio alla luce, pertanto, la risorta umanità, grazie alla rinascita morale in virtù della metamorfosi spirituale, passerà dal supporto della mente nel grigiore della materia grigia al presidio dell'anima nel fervore della sua vivida luce.
 
La metempsicosi
 
Viviamo gli spiccioli
di una vita immortale
con il compleanno a scandire
il nostro tempo reale
alla mercé di un corpo
sgualcito dagli anni
nella sua veste mortale.
Per la sua ascesa spaziale
solo il digiuno e l'astinenza,
perdendo peso
agli sgoccioli dell'esistenza,
lo faran trasvolare lassù
sulle ali della metempsicosi,
al di là dell'universo
oltre il buco nero.
Io ci son passato,
ma mi ritrovo prigioniero
di uno spirito esagitato
che sa scrivere di filosofia
e mi fa pure declamare
queste mie insulse poesie.
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Il programma filosofico della vita (per politici di dx, sx e centro)

Con la cultura filosofica, grazie al pensiero di Aristotele, all'amore di Platone e alla coscienza di Socrate, si vive alla luce dell'anima! Pensiero (membrana), amore (citoplasma) e coscienza (nucleo) rappresentano, infatti, le componenti della cellula primordiale o spirituale. E la vita, pertanto, non sarà più presa con filosofia ma verrà intesa con la filosofia.
 
Lungo il percorso:
 
-NEURONE (surrogato materiale)
-PENSIERO (elaborato mentale e presidio cognitivo)
-VERITA’ (distillato spirituale)
 
si completa l'itinerario della mente umana dal buio della materia (cellula epatica) alla luce dell'anima (cellula spirituale) e l'uomo... divenne un'anima vivente.
 
Pertanto dall'esser polvere (pensiero, ragione, mente) al divenire luce (amore, intelletto, anima), dopo la selezione naturale di Darwin e l'evoluzione comportamentale di Paul MacLean, si realizzerà la trasformazione spirituale dell'umanità (complessa miscela spirito-materia), in virtù di un salto culturale lungo la scala della conoscenza e relativo gradiente di luce:
 
1- il grigiore del cogito
2- lo splendore della ragione
3- il bagliore dell'intelletto
4- il fulgore della sapienza
5- il candore della contemplazione
 
A questa trasformazione luminosa si perverrà allorquando il nostro genoma, all'apice della scala elicoidale (Dna), diventerà eccelso (A-more, C-oscienza, G-enoma, U-niversale) secondo il messaggio contenuto nelle basi azotate (A-denina, C-itosina; G-uanina, U-racile) dell'Rna e la vita, pertanto, passerà di elementi naturali in alimento spirituale (amore).
Proprio la luce del genoma eccelso, infatti, dissolverà finalmente la macula oculare del peccato originale per una visione completa, a 360 gradi, del mondo spirituale che ci gira intorno sotto l'egida del Sole Universale (era spirituale, ultrapallio).
 
Questo strabiliante sviluppo, di elementi in alimento, della nostra complessa miscela spirito materia ovviamente chiama in causa la cellula, il pensiero, la mente (materia grigia raffinata) che, illuminate (aree associative corticali per funzioni cerebrali superiori), ci faranno acquisire l'anima nella sua illuminata veste di triplice coscienza: vigile (pensiero), consapevole (amore) e morale (coscienza, luce della verità) ad immagine e somiglianza divina.
 
Nel dettaglio la trasformazione spirituale della materia grigia in virtù dell'evoluzione cellulare:
 
a-evoluzione cellulare
 
1- cellula epatica (spirito naturale), confeziona i gradini (le basi azotate) della scala (DNA)
2- cellula nervosa (spirito vitale), secerne il pensiero (mente, materia raffinata)
3- cellula spirituale (spirito immortale), distilla l'amore (anima, mente illuminata)
 
b-materia grigia
 
1-cervello primitivo/istintivo (archipallio)
2-cervello intermedio/emotivo (paleopallio)
3-cervello superiore/razionale (neopallio)
4-cervello illuminato/intellettivo (ultrapallio).
 
Sarà alla fine di questo lungo percorso che il pensiero, illuminato dai mediatori sentimentali (pietà+carità=bontà) al posto dei neurotrasmettitori chimici, ci regalerà l'anima (sistema spirituale) e la luce dell'intelletto altruistico (dono spirituale) a garanzia del bene comune, sopravanzando la mente (sistema nervoso) e il lume della ragione egoistica (presidio mentale) a salvaguardia dei propri interessi.
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L’AUGURIO DI UN MONDO MIGLIORE (in tempi critici così scadenti)

Viviamo tempi critici oltremodo scadenti e, senza neanche strette di mano ed abbracci ma con mascherina e distanza sociale, anche l'amor ci si rivolta contro!
Sono un medico di famiglia di lungo corso con la pretesa di curare pure lo spirito e, a tal proposito, da tempo scrivo sull'anima, non più entità astratta, campata in aria, ma presenza vitale per vivere in eterno.
Il mio ultimo libro è “La luce della cultura (sulle ali della fede)”, dove con argomentazioni scientifico/filosofiche preannuncio (profetizzo è troppo!) una nuova era spirituale (ultrapallio) all'alba di questo nuovo millennio.
In virtù di tanto con la cultura filosofica, per amore del sapere, si perverrà all'anima nelle sue intime componenti di pensiero, amore e coscienza, entità presenti, rispettivamente, nell'eccelsa filosofia di Aristotele, nei fantastici miti di Platone e nel gnothi sauton di Socrate, l'ostetrico della verità grazie alla maieutica.
Nel dettaglio il pensiero ci dà la consapevolezza di esistere e rappresenta la coscienza vigile (chi sono, polvere ed esisto grazie al pensiero/cogito ergo sum), l'amore ci dà la coscienza consapevole (da dove vengo, da un atto d'amore creativo e generativo) ed, infine, la coscienza (morale) ci dà certezza della luce della verità (l'interrogativo filosofico del dove vado) in noi presente dal soffio vitale.
L'anima, pertanto, in ultima analisi è una triplice coscienza (vigile, consapevole e morale) e nel suo contesto di cellula spirituale, sullo stampo di quella primordiale (motore della vita), il pensiero viene a rappresentare la membrana esterna, la custodia delle sue intime essenze che sono, per l'appunto, l'amore (citoplasma cellulare) e la coscienza, il nucleo di questa illuminante cellula.
 
In tema di anima, di certo, non si può prescindere dalla mitica biga alata di Platone, fantastica rappresentazione dell'anima tripartita con l'auriga, mente razionale (meglio intellettiva se illuminata) alle prese con le bizze dei suoi 2 cavalli, il bianco (amore spirituale) ad inseguire gli ideali per volare in alto, nel mondo della luce sotto l'egida dell'intelletto altruistico, mentre il cavallo nero (amore materiale) ad inseguire le passioni intrise di materia sotto la schiavitù della ragione egoistica.
 
All'alba di questo nuovo millennio, secondo la profezia Maia del 21/12/2012, inizierà la trasformazione spirituale dell'umanità, grazie al presidio morale, comportamentale e culturale (human enhancement), che si stabilizzerà allorquando ai mediatori chimici, sulla strada del pensiero, subentreranno i mediatori sentimentali (pietà, carità e bontà) a distillare l'amore, in modo da poter passare, finalmente, dalla mente (materia raffinata) all'anima (mente illuminata).
In appendice ecco pure un accenno a Freud, il padre della psicanalisi, e alla sua tripartizione psichica della mente con l'Io (mente razionale) a mediare gli istinti (l'Es) e la coscienza morale (il Super-io), dibattuto tra amore materiale e spirituale.
Dopo questo excursus filosofico sull'anima concludo con un riscontro letterario in versi, richiamo notturno dello spirito vitale, quel fantomatico cavallo bianco che cerca di far volare la mia biga senza il peso delle mie quotidiane debolezze, perché di certo anch'io, non stinco di santo, ne combino tante.
 
L'ANIMA IN POESIA
 
Esisto per amare veramente
secondo i dettami della coscienza,
spirito nella materia
e luce della verità
che si trova tra le certezze
della mente alla ricerca
del senso della vita,
che è sempre tanto amore
e realizza l'anima
nella sua vera essenza
e con la tua presenza
nella luce per l'eternità.
 
LA COSCIENZA IN VERSI
 
L'amore e il bello
sono amanti immortali
con la coscienza del bene
valore universale.
Siamo nel cuore dell'anima
con toni e pause in armonia
a scandire la dolce melodia
della coscienza morale,
verità e luce universale.
 
L'ECOGRAFIA DELL'ANIMA
 
Con lo spirito nasce il pensiero,
con la coscienza sboccia l'amore
e con l'anima spunta quel fiore
che ti regala la vita nei suoi colori
e te la profuma dei suoi valori.
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Alla scoperta dell’anima (La luce della cultura sulle ali della fede)

Girovagando per i bui meandri delle circonvoluzioni mentali, senza più la naturale pressione spirituale (anima) precipitavo nel vuoto depressivo e, dopo una vita di intensi amori con conseguenti dolori, sopravvivevo di follie in fantasie, se non proprio vere manie con la mente in fumo.
Facendo appello a quel barlume di ragione che mi restava, mi misi allora alla spasmodica ricerca dello spiraglio giusto che, dopo tante traversie, finalmente, mi ridonasse la luce, facendomi vivere come si conviene.
Proprio una lucida fantasia, tra amnesie corticali e ricordi culturali, mi riportò in vita e, ritrovandomi vigile, consapevole e cosciente, in virtù di questa triplice presa di coscienza, d'incanto ripresi a vivere alla luce dell'anima, termine non più pleonastico, aleatorio ma ben delineato nella sua concretezza e variegata identità.
In un anfratto mentale avevo così ritrovato la mia connaturata essenza spirituale, quella fantomatica anima, non più campata in aria ma nella sua intima veste di candido lenzuolo, a mo' di fantasma corporale, che ti dona certezza di esistere e non ti fa più spaventare.
Questo presidio immortale che ti fa vivere in piena coscienza – e qui entra in campo uno dei termini più complessi della lingua italiana - comprende, in primo luogo, la vigilanza, coscienza intesa come veglia attiva (il pensiero di esistere), indi la consapevolezza della propria esistenza (come prodotto d'amore) ed infine la coscienza morale (il buon senso della vita, depositaria della verità).
Proprio alla luce di pensiero, amore e coscienza si ha certezza della vita immortale perché queste tre entità sono fuori dal tempo e dallo spazio, coordinate corporali, supporti della materia finita e, pertanto, connotazioni mortali.
Procedendo con ordine all'analisi di tre queste entità, la vigilanza o veglia attiva, da un punto di vista neurofisiologico, rappresenta il più basso livello di integrazione psichica e chiama in causa il pensiero, quel cogito cartesiano che, dopo tanti suoi dubbi, prende certezza della propria esistenza e presenza nella realtà tangibile con la sua percezione attraverso i sensi.
Esistere, però, non è solo passiva percezione del proprio corpo (chi sono), ma è prendere coscienza (consapevolezza) di sé come prodotto d'amore (da dove vengo) con la coscienza morale, luce della verità (dove vado), ad indicarci la retta via, come la stella dei Re Magi.
Qui naturalmente entra in scena Socrate, il padre della filosofia con la famosa frase “gnothi sautòn (forse carpita a Talete, il padre della scienza), con cui aiutava i suoi allievi a partorire (arte della maieutica) quel valore assoluto in noi presente che si chiama verità.
In ultima analisi vivere in piena coscienza (vigilanza, consapevolezza e coscienza morale) significa vivere alla luce dell'anima e qui entra in campo, addirittura, il mitico Platone con la sua fantastica biga alata, dove la coscienza (l'auriga) a stento tiene a freno le bizze del cavallo bianco (amore spirituale) e del cavallo nero (amore carnale).
Alla luce del pensiero illuminato dall'amore ecco pure la mente eccelsa di Aristotele con il suo Primum Movens, Motore Immobile (quidquid movetur ab alio movetur) che, in virtù del verum scire est scire per causas, dall'amore difilato ci porta tra le braccia del Creatore.
Il motore della vita, pertanto, è l'Amore dell'atto creativo nella sua indissolubile veste di Bene e Bello indivisibile, Verità assoluta nel suo immacolato candore, supremo gradiente di luce.
 
Il Bene (suprema Mente, Padre), l'Amore (supremo Amore, Figlio) e il Bello (luce della suprema Coscienza, Spirito Santo) sono i Fattori supremi che, nella loro intercambiabilità, attestano l'indissolubilità e l'indivisibilità della Divina Triade (Verità del Padre, Amore del Figlio e Luce dello Spirito Santo).
 
Il Bene è l'Amore del Bello
Il Bene è il Bello dell'Amore
 
L'Amore è il Bene del Bello
L'Amore è il Bello del Bene
 
Il Bello è il Bene dell'Amore
Il Bello è l'Amore del Bene
 
La Verità è la Luce dell'Amore
La Verità è l'Amore della Luce
 
L'Amore è la Luce della Verità
L'Amore è la Verità della Luce
 
La Luce è l'Amore della Verità
La Luce è la Verità dell'Amore
 
In tema di bello (kalòs) e (kai) buono (agathòs), la cultura greca col termine di kalokagathia indicava l'ideale della perfezione umana nella mitica veste degli eroi omerici (Achille, Ettore) e degli atleti olimpici dove ben si fondevano bellezza fisica (estetica) e nobiltà d'animo (etica).
Passando adesso dall'atto creativo a quello generativo, il bello femmininile (kalòs) e il bene maschile (agathòs) e viceversa, in virtù del fatidico s'agapò (ti amo), generano il frutto del concepimento (kalokagathia), dove ancora una volta si rinviene anima, amore e vita, indissolubile veste della luce divina:
 
l'anima è l'amore della vita
l'anima è la vita dell'amore
 
l'amore è l'anima della vita
l'amore è la vita dell'anima
 
la vita è l'anima dell'amore
la vita è l'amore dell'anima
 
ad immagine e somiglianza divina.
 
Nel dettaglio l'amore, il motore della vita, per passaggi cellulari prima impregna le cellule nervose (innamoramento), poi pervade le cellule spermatiche ed infine invade la cellula uovo. Di poi, per passaggi di stato si materializza (condensazione) nel fluido seminale che, nel contesto della cellula uovo, sublima la vita.
Per quanto mi riguarda, in tema di nascituro bipolare, follie, fantasie e manie a parte, rinsavito con la scoperta dell'anima ricordo finanche “Il concepimento”:
 
Mi vidi fluido
d'amor rovente,
seme di anima nascente,
già cellula vivente,
pronto a germogliar
nel tiepido calor
del grembo materno.
Sin dal concepimento
mi riconobbi soggetto pigro,
già tanto strano che,
disdegnando gli affanni vitali,
da prodotto di amore amava
crogiolarsi nel caldo tepore
di quel letto naturale
sotto il prediletto tetto materno
e non gli andava venir alla luce.
Fui preso allora a forza
con un forcipe in fronte
e la mia vita ebbe inizio
con mia madre gemente
per un parto distocico
tra doglie lancinanti!
Venni così alla luce
tra vere urla strazianti
ed anche il mio vagito
fu un urlo assordante
davvero impressionante.
Ancora oggi, con la mia
sofferta esistenza,
pago il fio del dolore natio
per le traversie di una primipara,
donna piacente di difficile gusto
a cui nessuno andava giusto.
Ripiegò su quel sant'uomo
di mio padre ma poi,
da vera mamma ingrata,
da sola si scatenò una malattia
allo scopo di turbarmi l'adolescenza,
negarmi la giovinezza, rovinarmi
la vita e dannarmi l'esistenza
alla mercé della sua mente insana,
obnubilata dall'amarezza
di un fegato intossicato
per la mia resistenza a venir alla luce.
Adesso da lassù è infin rinsavita
e, per ripagarmi le terrene pene
e addolcirmi finalmente la vita,
mi ha mandato in soccorso
una Musa che ancor più mi ha confuso.
Son passato così dal coma epatico
all'estasi contemplativa
o visione estatica e sono, pertanto,
vittima dell'ennesima mania...
il destino con le donne mi fu
sempre fatale per non dir letale
con l'ardore dell'amore esitato
in sterili versi con rime baciate.
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La filosofia (amore del sapere) in due parole

La superstizione (cieca religio, Lucrezio) è il buio dell'ignoranza, la fede (eccelsa cultura, Maiello) è la luce della conoscenza.
 
Con la cultura filosofica, grazie al pensiero di Aristotele, all'amore di Platone e alla coscienza di Socrate, si vive alla luce dell'anima! Pensiero (membrana), amore (citoplasma) e coscienza (nucleo) rappresentano, infatti, le componenti della cellula primordiale o spirituale. E con “la coscienza dell'amore nella mente” o “pensier dell'amor nel subconscio” la vita non sarà più presa con filosofia ma andrà intesa con la filosofia.
 
Lungo il percorso neuropsichico:
 
-NEURONE (surrogato materiale)
-PENSIERO (elaborato mentale e presidio cognitivo)
-VERITA’ (distillato spirituale)
 
l'umanità completa, pertanto, il suo ciclo evolutivo (antropogenesi) con la trasformazione spirituale della mente (materia grigia raffinata) in anima (luce del pensiero, mente illuminata) dopo la selezione naturale di Darwin e l'evoluzione comportamentale di Paul MacLean.
 
A questo punto filosofia (Socrate, Platone, Aristotele, Cartesio), scienza (Democrito, Lucrezio, Galileo, Einstein), medicina (Empedocle, Ippocrate, Galeno) e religione (Sant'Agostino, San Girolamo, San Tommaso) saranno accomunate (e illuminate) dalla luce dell'anima e, in virtù di tanto, anche secolari dispute filosofiche, finalmente, avranno pace.
In riferimento a quella antica, l'immortalità dell'essere (spirito/pensiero, conoscenza razionale) di Parmenide e il divenire della materia (fuoco/realtà sensibile, conoscenza sensoriale) di Eraclito troveranno in Empedocle finanche la giusta miscela creativa: acqua/terra (polvere umida), fuoco/amore, aria/soffio vitale.
Per quanto concerne, invece, la disputa della filosofia moderna, dalla ragione (notte delle vacche nere di Hegel) per valutare i propri interessi si passerà all'intelletto (cielo stellato di Kant) per amare i propri simili.
Con queste illuminanti certezze, l'uomo, magico impasto di spirito-materia e frontiera vitale tra mondo visibile e invisibile, in riferimento al corpo (la forma della materia), prigioniero dello spazio e succube del tempo, è espressione del finito e quindi mortale, mentre in riferimento all'anima (il fantasma della materia), entità spirituale libera da vincoli spaziali e temporali, è espressione dell'infinito e, pertanto, immortale.
 
E l'umanità, a completamento del suo ciclo vitale, lungo questi 3 stadi:
 
a- età della pietra (homo homini lupus)
b- homo sapiens (neopallio, io sono con l'egoismo della ragione)
c- era spirituale (ultrapallio, “amo e sempre sarò” con l'altruismo dell'intelletto)
 
troverà la sua vera identità in virtù dell'evoluzione cellulare:
 
1- cellula epatica (spirito naturale), confeziona i gradini (le basi azotate) della scala (DNA)
2- cellula nervosa (spirito vitale), secerne il pensiero (mente, materia raffinata)
3- cellula spirituale (spirito immortale), distilla l'amore (anima, mente illuminata)
 
La strabiliante miscela umana di spirito e materia, discendenza divina dal soffio vitale (cordone spirituale attestante la nostra certa paternità), nasce a livello epatico, laddove un dì si unirono in matrimonio con vincolo indissolubile l'azoto con il suo corredo amminico (-NH2) e il carbonio con il suo corredo carbossilico (-COOH) per generare gli aminoacidi, la cui magica sequenza (dai codoni, triplette di nucleotidi) ci dona il codice genetico con la giusta informazione (DNA) per la trascrizione (RNA) della vita nella sua vera essenza: A-more (adenina), C-oscienza (citosina), G-enoma (guanina), U-niversale (uracile) e non T-erreno (timina), componenti ereditarie spirituali per acquisire l'anima e per vivere in eterno (amo e sempre sarò) alla luce del Sole Universale.
Questo sogno si realizzerà allorquando il genoma eccelso, alla luce dell'anima, dissolverà la macula oculare del peccato originale per una visione completa (a 360°) del mondo che ci gira intorno (iperuranio, res cogitans, mondo noumenico), quella realtà assoluta non più trascendente (pensiero) ma immanente (coscienza) grazie all'amore che ci invade, impregna e pervade.
E dall'essere (pensiero, ragione, mente) al divenire (amore, intelletto, anima), di certo, vivremo un avvenire migliore.
 
In conclusione di questo excursus filosofico, la Verità è un'acquisizione culturale da Filosofi, Scienziati, Santi e Sommo Poeta, e tramanda l'amore di GENI (Dna)...tori in figli e nipoti per GENE (codice genetico)... razione agli albori di questa nuova era spirituale (ultrapallio) con i mediatori sentimentali (pietà, carità, bontà) sulla via della verità (coscienza dell'amore=bene) a subentrare ai mediatori chimici (neurotrasmettitori) sulla strada del pensiero.
Per quanto mi riguarda, il fegato, fucina metabolica, mi ha rabbuiato l'esistenza con le malattie epatiche (e il coma) dei miei genitori, ma poi, sul versante opposto, mi ha illuminato il pensiero regalandomi la vita nei suoi 5 stadi (1°-vita vegetativa/fotosintesi clorofilliana, 2°-vita animata/midollo spinale, 3°-vita animale/sistema limbico, 4°vita cosciente/mente, 5°vita illuminata/anima) grazie alla luce della conoscenza lungo i suoi 5 gradi: 1°-cogito (pensiero vigile), 2°-ragione (pensiero razionale), 3°-intelletto (pensiero sciente), 4°-sapienza (pensiero illuminato), 5°-contemplazione (pensiero estatico).
  Alla luce di queste certezze, per un mondo migliore, bisogna combattere il buio dell'ignoranza (e dell'odio) con la cultura (filosofica) dell'amore in poche parole: l'amore (Platone) muove (Aristotele) l'universo (iperuranio) con la sua luce (Socrate).    
Francesco Andrea Maiello
 
Da” Striptease dell'anima, crociata culturale”, prossima pubblicazione
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