Quarto grado… lo spettacolo del giallo!

In Quarto grado, lo spettacolo del giallo, il giornalista Carmelo Abbate nella sua spudorata difesa di bugiardi senza coscienza condannati (Antonio Logli, Rosa e Olindo) sempre più ti fa rivolar dentro!
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In tema di gialli ecco una carrellata omicida, che parte dalla povera Annamaria Franzoni (chissà cosa ne pensa Abbate!) per il delitto di Cogne, dove fin da subito, senza scomodare Sherlock Holmes, era ben chiara la colpevolezza della mamma con l'attenuante dell'esasperazione mentale (nevrosi isterica, depressione post partum) di fronte a 2 figli piccoli da accudire ed io, in tema, ne so qualcosa con mia madre che ebbe 4 figli in 3 anni e mezzo!
Questo omicidio mediatico (Vespa e Costanzo ci sguazzarono come papere per l'audience), alla fine, evidenziò solo l'arroganza del padre della Franzoni e l'inconsistenza del marito (succube del suocero e vittima della moglie) che cercarono di sviare le indagini (il processo sfociò nella calunnia), quando la verità va privilegiata proprio a salvaguardia dei figli e non del clan familiare.
Restando a delitti in famiglia, di attenuante in movente si passa dall'esasperazione della Franzoni all'intolleranza materna di Erika per uccidere mamma e fratello (omicidio di Novi Ligure).
La molestia, l'invidia e l'odio, invece, fu il movente della strage di Erba dove il braccio (Olindo Romano) e la mente (Rosa Bazzi) perpetrarono una strage allucinante.
E in tema di donne autoritarie (molti mariti sono alla mercé delle mogli e siamo agli ominicidi altro che femminicidi!) Cosima Serrano (la donna che non ride mai!) condanna l'inetto marito Michele a coprire la gelosia omicida della figlia Sabrina e il suo rancore nei confronti della nipote Sara.
Dopo questa follia omicida per gelosia (senso di inferiorità) e per invidia (gelosia radicata), recidivante sin da Eva (l'uomo al pari di Adamo è un bonaccione!), nei delitti passionali, invece, per lo più entra in gioco il cervello primitivo/rettiliano degli istinti sessuali (svincolato dal cervello intermedio/emotivo e dal cervello superiore/razionale) e, di recente, giovani belle mogli sono rimaste vittime di inetti mariti... oggi sposi, domani i figli e dopodomani la separazione per omicidio!
Qui fa capolino la squallida figura di Salvatore Parolisi, la cui ignoranza (il movente dell'omicidio) priva la piccola figlia di una bella mamma con l'aggravante di infierire sul corpo per depistare le indagini.
Sulla strage di Motta Visconti va steso, invece, un velo pietoso perché, risalendo al cervello primitivo, genitori a sangue freddo mangiavano (e non uccidevano) i figli per l'istinto di autoconservazione.
Venendo, infine, alla bella Roberta Ragusa, di certo è scappata dal pianeta per sfuggire alla freddezza (uomo senza cuore e pudore) e all'ambivalenza del marito (se l'intendeva con la segretaria), duplice indizio per il sospetto su un essere vivente (l'uomo prende le distanze) che si condanna da solo per la faccia.
Nel chiudere questa escalation omicida, in tempi così bui, dopo mariti inetti e padri degeneri, ecco figli illegittimi (il presunto killer di Yara), il cui Dna, invece di chiudere le indagini, ci fa venire scrupoli di coscienza sulla sua colpevolezza e, in tema di prove biologiche, per un capello si riapre anche il processo per l'omicidio di Chiara Poggi.
Per l'omicidio della povera Yara (dopo Chiara e Sara) speriamo solo che l'aspetto accurato dell'accusato non sia la foto del ricercato (accuratezza=colpevolezza?) mentre dall'immagine di Alberto Stasi traspare sol tanta freddezza per un omicidio passionale con il fidanzato (fanatico del sesso) unico indagato, a meno che, per somma sventura della vittima e dell'accusato, quella fatidica mattina del 13 agosto non capitò a Garlasco (meta di pellegrinaggi religiosi per il suo Santuario) il classico mostro con il movente di fracassare il cranio alle sue vittime e qui l'esagerato garantismo offende, in contemporanea, intelligenze e coscienze.
Ed allora alla luce dell'era spirituale di questo nuovo millennio (profezia Maya rivelata a Maiello e verranno i tempi belli!), in tema di delitti e moventi, pene e attenuanti, indizi e sospetti, prevarrà la cultura di confessare la verità per scontare la pena terrena al posto di quella eterna.
E su questa luminosa scia, grazie all'educazione morale (Maiello) su base comportamentale (Paul Mac Lean), inculcata in famiglia da genitori degni di tal nome e ribadita a scuola da maestri all'altezza di tal ruolo, il genoma (scala elicoidale/Wilkins) evolverà la materia grigia cerebrale...
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-cervello primitivo/istintivo (archipallio)
-cervello intermedio/emotivo (paleopallio)
-cervello superiore/razionale (neopallio)
-cervello illuminato/intellettivo (ultrapallio)
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e dai neurotrasmettitori chimici (acetilcolina/riflessi, noradrenalina/reazioni, dopamina/emozioni, glutammina/cognizioni, serotonina/depressioni) si passerà ai mediatori sentimentali (pietà, carità, bontà) con la luce dell'amore a regalarci il genoma eccelso: A-more (adenina), C-oscienza (citosina), G-enoma (guanina), U-niversale (uracile).
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La giustizia è la coscienza della verità

Dall'intercambiabilità dei termini di una frase ne scaturisce l'universalità del suo significato.
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La giustizia è la coscienza della verità
La giustizia è la verità della coscienza
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La coscienza è la verità della giustizia
La coscienza è la giustizia della verità
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La verità è la giustizia della coscienza
La verità è la coscienza della giustizia
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Purtroppo esistono menti perverse con la coscienza come optional, che scambiano il vero con il falso e si autoconvincono di false verità!
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