DAL BUNGA DI ARCORE AL BOSSI DI PONTIDA (è tempo zero!)

IL TEMPO ZERO Sull'italico orizzonte regna da tempo la notte fonda. Siam tornati all'anno zero con il santo inquisitor che rompe l'anime in triplice version sotto l'allucinante ibrida vision del vignettista che ghigna (Caronte) del saputello che sogghigna (Lucifero) e del giudice che con vergogna e senza pietà ti manda alla gogna (Satana). Sul versante politico parimenti è buio profondo con la fine di Fini, il sempre casto Casini con la Rosa in fiore, poi c'è Franceschini che gira in camicia quando lo scaltro D'Alema al massimo dei giri va in barca a vela e in barba ai compagni se ne frega della sinistra tant'è che l'infausto Bertinotti fece l'incauta spesa e da solo pagò il conto con l'arcobaleno di colpo al tramonto. S'ode a destra un delfino rampante, a sinistra un grillo parlante, d'ambo i lati rimbomba Di Pietro, ma d'improvviso arriva un lamento, è sempre Rutelli gemente e a romper l'àere è l'urlo di Bersani da vincitor sol di primarie ma la reggenza d'Italia “ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte” per un filosofo con la testa in aria. Perfin il professor Prodi ci rinunciò e qui iniziò l'armoniosa opera di Silvio che, pria da Mosè, l'Italia in due divise poi, da padreterno, così la risuscitò: Italia rialzati! Adesso infin in giorni di tempesta, da novello Noè, sul nostro sacro stivale, via di luce e pace con l'Europa che tace, traghetta naufraghi e dà rifugio a profughi che Sarkozy rifugge, da nazionalista promotor egoista di bombe umanitarie. Di ritorno alla sinistra Italia con un Veltroni trombato e con Bertinotti persin folgorato, adesso si aspetta, al canto ben augurante di notte di luna calante lungo spiagge deserte, l'astro nascente in veste di savio scrittore al momento fazioso e anche noioso, quando la Lucianina schizzetto è un passatempo davvero giocoso. Intanto gira voce che entrerà in pista Luca in Ferrari, ma seppur altolocato non può competer col divin Silvio della casta venerea, afrodisiaca stirpe dei re “Silvi” da Enea, nome fatale e tanto vitale, e così per la gente italica venne il tempo di Silviade (Cantami, o Musa, le gesta di Silvio...) dopo l'Iliade (Cantami, o diva, del pélide Achille...) e l'Eneide (L'armi canto e 'l valor del grand'eroe che pria da Troia, per destino, ai liti d'Italia...) a dominar spazio e tempo reale almeno lui con qualche ideale. Ad onor del vero il nostro Presidente ha qualche vizietto e forse un difetto ma senza questi sarebbe perfetto.
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