L’atleta dei due mari (a mio nipote Federico)

Dalla città delle cozze
alla patria della pizza,
caro nipote,
sei un bel piatto misto
non certo da mangiare
ma con tanti bei sogni
finalmente da realizzare.
Tuo padre nuotò
con alterna fortuna
ma tu che hai nel sangue
un po' dei due mari
qualcosa alla fine
mi farai sognare.
Basterà far ricorso
ai geni di tuo nonno
che, con tanta volontà,
da sempre se la combatte
davvero in ogni campo.
Solo così
un alloro olimpico
sarà alla tua portata
sperando che non diventi
la solita frittata.
Intanto la venuta
di tuo fratello mi ispirò
scritture di morale
mentre tu, tra cozze,
frittate e pizze,
mi stimoli soltanto
la solita fame di... conquiste
di corone, allori e medaglie.
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Auguri a lume di candela

In ogni tua ricorrenza,
buon onomastico,
la mente m'impegni
anche se mai ti degni
neanche di un grazie.
Ti regalai una pianta,
non era un fiore,
e tanto t'irritasti,
ti dedicai poesie,
eran d'amor platonico
e ancor più ti turbasti,
ricorsi poi ad un bacio
ma era solo un cioccolatino.
Senza più risorse adesso
vivo nella speranza
di una cena a lume di candela
sperando che non diventi un cero
per la mia vetusta età.
Comunque vadano le cose,
se si ama per sempre si vive,
per atroce condanna diventerai,
ahimè, la mia eterna compagna
e non mi resta che dirti...
preparati a soffrire!
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Il dolce appeal

Ti spoglierò degli anni e nonostante il tempo, buon compleanno, resterai per sempre l'icona del dolce appeal per il tuo compiacente sorriso sulle orme di Beatrice anche se, sulle forme di Laura, le tue leggiadre movenze mi riportano al fascino del tuo conturbante sex appeal. E nelle turbe di tanto desio la mente sbotta in poesia mentre l'anima mi rimbrotta di afferrarti finalmente per fermare il tempo, di denudarti degli anni per spogliarti veramente e... di non scrivere più solo poesie!
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La pena capitale

In tua dolce compagnia
è bello naufragare
ma lassù per l'universo
siam giunti alla deriva
di un pianeta, ahimè, deserto e,
senza cinguettio di uccelli
né sibilo di vento
manca pure la natura
col profumo e i suoi colori,
non c'è niente da poetar.
E quassù da soli adesso,
non ci si può manco toccar,
l'eternità del tempo,
nostra pena capitale,
sarà dura da scontare
per aver turbato le menti
e tediato finanche i cuori,
tu in veste di donna fatale
ed io con l'ardire del poeta.
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Il complesso del nonno

Hai appena due anni,
buon compleanno nipote,
ancor non parli
ma già tanto ti spieghi
se sbaciucchi le donne
che ti vogliono accarezzare
e sbeffeggi gli uomini
che ti vogliono abbracciare.
Un dì ci sarà pure
chi ti ruberà il cuore
e t'invaghirà la mente
ma presidia la tua anima
anche se tuo nonno,
per tanta intransigenza,
da tempo vive da solo
con il complesso dell'amore
e, in tal fervido ardore,
ormai esce di fantasia
per scrivere poesie.
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