Buon Natale MMXX (il doppio pari non va bene, bisogna vincere!)

Buon Natale con i tuoi sperando in una Pasqua con chi vuoi!
 
Da circa un anno siamo alle prese con il virus, speriamo almeno che l’isolamento rinsaldi il vincolo familiare (e il legame fraterno) con la terapia spirituale della cultura dell’amore (amo e sempre sarò) contro l’insania del degrado ambientale, il fanatismo religioso, le guerre fratricide e la piaga del razzismo.
Il nostro codice genetico, infatti, recita “a-more e c-oscienza, g-enoma u-niversale” dalla basi azotate (a-denina, c-itosina, g-uanina, u-racile) dell’Rna messaggero.
E la nostra esistenza (cogito ergo sum), pertanto, alla luce della verità (gnothi sautòn) è un dono e un atto d’amore con creazione e generazione a braccetto.
Su queste solide basi completeremo il nostro ciclo vitale, passando così dall’esser polvere (pensiero, mente con la sua ragione egoistica a salvaguardia dei propri interessi) al divenire luce: amore, anima con l’intelletto altruistico a garanzia del bene comune (non vali per i beni che hai, ma per il bene che trasmetti agli altri!).
In virtù di tanto, con i mediatori sentimentali (pietà+carità=bontà) al posto dei neurotrasmettitori chimici, perverremo al genoma eccelso, la cui vivida luce dissolverà la macula oculare del peccato originale ed avrà inizio la nuova era spirituale (ultrapallio).
 
Con l’auspicio di questo fantastico sogno, dal focolaio domestico in armonia (la famiglia va ristrutturata con genitori di qualità ed io scrivo... per riabilitarmi!) “Il canto natalizio di mio padre” con gli auguri di Buon Natale.
 
L'ora di quel giorno
e benedetto sia
il ventre di Maria
fu con Gesù, Gesù mio.
 
Sempre sia benedetto
e sia lodato
il ventre di Maria
che lo ha portato.
 
Che allegrezza
questo cuore sente
quando nasce
 il bambino all'oriente.
 
Scende una stella
tanto risplendente
per salutare Voi,
Santo Bambino.
 
E l'angelo diceva
di gente in gente
dicendo pace in terra
e gloria a Dio.
 
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