La lezione e la canzone di Sanremo

Sanremo da ribalta musicale a palcoscenico sentimentale (Luca era gay), sensuale (la farfallina di Belen) e quest'anno, in tema sociale e con tanti problemi che abbiamo (tagliagole alle porte!), si è cantata la finestra di Platinette (da sempre a cuore a Maurizio, a Maria e alla Di Michele) alla ricerca della sua vera identità e qui basta la dignità!
Il nostro problema attuale, pertanto, è Platinette alla finestra e i tagliagole alle porte con Salvini in casa e Grillo nelle orecchie!  
La canzone del sesso 
 
Il sesso è bello
quando la morale vuole,
la coscienza non duole
e la legge vola.
Soltanto questo
è ciò che vale
per un mondo migliore.
Lo realizzeranno
i nostri giovani
con il fanatismo
del solo amore.
E' il sesso cosciente
che trasmette la vita,
enfatizza l'amore
e tramanda la specie
nel modo migliore.
 
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Bentornata Poesia

Se sol riappari,
mia dolce Poesia,
il buio scompare
la mente si riaccende
il cuore si riprende
e l'anima risplende.
E' uno spettacolo vederti
resta un'impresa parlarti
ma l'oracolo dice di aspettarti.
Intanto sul vuoto depressivo
si stampa una missiva
che inneggia all'amor,
l'unico vero valor
che ti fa tanto penare
ma davvero amare.
 
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Buon Natale e Buon 2015

Con l'augurio e la speranza che l'educazione morale (evoluzione mentale su base comportamentale e culturale) ci regali tempi migliori e ci faccia pervenire, dal buio della materia grigia (sistema nervoso), alla luce del sistema spirituale (corteccia illuminata), in modo da diventare, secondo l'allegoria biblica, delle anime viventi sul paradiso terrestre sin d'ora all'alba della nuova aurora... Gli albori della vita!
 
Il canto natalizio di mio Padre
 
Che allegrezza
questo cuore sente
quando nasce
il Bambino all'oriente,
scende una stella
tanto risplendente
per salutare Voi,
Santo Bambino
e l'angelo diceva
di gente in gente
dicendo pace in terra
e gloria a Dio
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La Verità

E' la certezza che Dio esiste
con la coscienza (Socrate)
dell'amore (Platone)
nella mente (Aristotele),
pensier dell'amor nel subconscio,
sicura fede (Sant'Agostino)
ed anima immortale (San Paolo)
che mette in scena la vita
con una commedia infinita (Dante)
tra luci ed ombre quaggiù (purgatorio),
soltanto buio laggiù (inferno)
ma tanto Sole lassù (paradiso).
 
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La medicina della politica (2a parte)

 
Il concorso pubblico che doveva consacrarlo primario era solo una formalità e, infatti, fu il primo della graduatoria, ma purtroppo non aveva fatto i conti con un dirigente cristiano molto credente che, prendendo alla lettera il divino monito gli ultimi saranno i primi, capovolse l'ordine della classifica e fece primario l'ultimo della lista, il fratello di un giudice al quale era stata regalata l'idoneità solo per pietà, non avendo i requisiti dell'anestesista dal momento che in sala operatoria andava in apprensione!
 
Mio fratello, persona corretta e oltremodo mite, si vide così fatto fuori proprio in casa sua, mentre io sicuramente avrei attentato alla vita del collega invadente e del dirigente incosciente (un tal Palombino), tanto già avevo l'alibi di esser un folle con l'avallo di valenti specialisti.
Questo indecoroso rimpasto tra politica e medicina, in questi ultimi tempi, è testimoniato dallo scandalo del San Raffaele, avvenuto nella “Milano da bere” di craxiana memoria, dove sempre più, oltre all'aperitivo, si pubblicizza anche la medicina con il sostegno dei politici.
Se a tanto si aggiunge, poi, la commercializzazione della medicina (rientra anche l'Istituto Europeo di Oncologia fondato dal binomio Veronesi/Cuccia), allora si riesce a spiegare anche lo scandalo della clinica Santa Rita (interventi inutili e dannosi alla faccia dei pazienti) e, ciliegina sulla torta, c'è proprio l'istituto europeo dei tumori, dove a caro prezzo si visita pure la cartella clinica dell'ammalato sul punto di morire e neanche per i medici sono previsti sconti.
 
A questa indecorosa e sgradevole mistura tra politica e medicina, se si aggiunge adesso lo spettacolo televisivo allora si perviene all'apice della vanagloria medica, testimoniata da un falso scienziato (merita il nome e si chiama Ermanno Leo) che opera presso l'Istituto nazionale dei tumori di Milano, sponsorizzato non solo dalla politica ma anche dai mass media, da tempo alla ricerca di un marcatore tumorale (che mai troverà) nel cancro del colon-retto, abusando di poveri pazienti trattati a mo' di cavia!
Questo esimio scienziato (premiato anche dalla Hutzinger con il telegatto!) se il tumore del retto è ad una certa distanza dall'orificio anale, opera in modo da salvarti il culo (scusatemi la volgarità), non disinnescandoti, però, la bomba atomica del tumore che ti farà infradiciare dalla cintola in giù tra atroci supplizi!
Proprio tanto mio fratello Mario passò e la mia follia, da medico impotente, si acuì ancor di più dopo l'abbandono filiale per queste sue sofferenze letali. A mente serena, adesso, sono tornato anche sull'etiologia della depressione e del disturbo bipolare (malattie in cui si eredita la spiritualità) e posso affermare, con cognizione di causa, che sono patologie per lo più presenti in persone di gran sensibilità con coscienza vigile (nucleo dell'anima), intorno a cui si condensa sempre più amore (citoplasma affettivo) che va a comprimere la mente (membrana esterna, involucro protettivo e custodia dell'anima).
Di poi, con la lesione della corteccia cerebrale, iniziano prima le nevrosi (sistema cerebrale) e poi le psicosi (sistema spirituale o anima)... più semplice di così!
 
Mettendo da parte questa mia recente acquisizione psicologica o psicopatica, quello da me lucidamente detto sul cancro del colon-retto (la casistica del dottor Leo enfatizza solo i successi fregandosene della dannazione a cui condanna tanti poveri malati) lo denunciai pubblicamente con due scritture - “La fame di gloria, male incurabile della medicina” e “Alla larga dai VIP della medicina, vanno in barca con le malattie” - inviate alle maestranze dell'istituto oncologico senza aver mai risposta e, a questo punto, le evenienze furono due: o mi presero per pazzo (e lo sono) o chi tace acconsente!
Questa mia ingravescente pazzia, iniziata sin dall'adolescenza con la follia epatica materna, corroborata poi in gioventù dalla cirrosi psicosomatica paterna ed infine alimentata dall'abbandono filiale e dalla malattia fraterna, di questi tempi ha raggiunto l'acme se mi sono messo in testa di migliorare il mondo con i miei libri sull'anima.
Come punto di partenza, intanto, bisogna creare una figura di riferimento che sicuramente è il medico di famiglia, da me pubblicizzato anche presso politici importanti ai quali, però, i miei libri di morale non hanno portato fortuna se Scajola e Fini sono finiti, in quanto a Berlusconi state certi che con la mia perseveranza lo redimerò sulla via della moralità e lo libererò, finalmente, dalle donne... Patatè (il Padreterno napoletano) ridammi la costola e riprenditi questa sanguisuga!
 
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